Giunge segnalazione da Visuamobile (piccola software house francese che sviluppa applicazioni per iPhone) che entro pochi giorni sarà disponibile ELIZA A.I.:
Trattasi in pratica di un software che fa leva sulla cosiddetta “intelligenza artificiale” per interagire con l’utente simulando la presenza di un terapeuta. ELIZA A.I: deriva per discendenza diretta dal più noto Eliza di Joseph Weizenbaum che negli anni ’60 fu il primo software ad interagire con l’uomo simulando un vero e proprio dialogo con un terapeuta. E non senza risultati: c’era chi credeva davvero nella bontà del progetto, perchè una macchina sarebbe in grado con la propria neutralità di far “sfogare” la persona, facendo scaturire le emozioni represse e dando così la possibilità al problema di trovare formulazione, razionalizzazione, forse addirittura una risoluzione.
L’applicazione farà comparsa sull’AppStore in data 3 marzo e distribuita a titolo gratuito. Chissà cosa ne penserebbe Joseph Weizenbaum, deceduto esattamente un anno fa e che solo nel 2001 sentenziava:
Scordatevi il ragazzino meccanico di Spielberg, affamato d’amore per la mamma adottiva: non riusciremo mai a costruire un robot capace di sentimenti umani. In compenso, però, stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale per combinare molti altri guai