Elon Musk e Twitter, un binomio che si è rivelato spesso vincente per l’uomo più ricco del mondo e le persone, aziende o “prodotti” citati dal fondatore di SpaceX e Tesla. Basti pensare da un lato a come la piattaforma social gli è servita per far conoscere al mondo il personaggio e la sua personalità, le sue idee e i suoi progetti, dall’altro a influire con un tweet sull’andamento finanziario di società, sul successo di piattaforme social o di valute digitali come nel caso dei dodgecoin. Motivi per i quali, a volte, è finito nel mirino della Security and Exchange Commission (SEC), l’ente governativo statunitense che si preoccupa di vigilare sui mercati finanziari.
Elon Musk come Donald Trump pensa a un suo social
Ma questa sorta di idillio tra le due parti da qualche tempo mostra delle crepe e si sarebbe incrinato. Motivo? Troppe volte, accusa Musk, la piattaforma avrebbe adottato dei metodi definiti “illiberali” nella gestione dei suoi commenti e di quelli di molti suoi amici e follower. Secondo quanto scritto su alcuni suoi tweet, il fondatore di Tesla e SpaceX ne ha abbastanza di quello che percepisce come un “oppressivo regime di sorveglianza”.
Musk sostiene infatti che Twitter non rispetta il principio di libertà di parola e quindi i fondamenti stessi della vita democratica. Una cosa gravissima, soprattutto in un contesto come una piattaforma che per sua natura dovrebbe essere liberale, nata per far dialogare le persone come in una piazza pubblica.
Troppo spesso, pare, la piattaforma interverrebbe a suo dire per oscurare interventi relativi ai più disparati argomenti quando questi non sarebbero allineati al pensiero mainstream. Questo porterebbe quindi a impedire la discussione, il confronto, e a favorire un unico pensiero. Ecco perché il magnate ha lasciato anche intendere di essere tentato di abbandonare Twitter e magari di realizzare un social tutto suo.
Is a new platform needed?
— Elon Musk (@elonmusk) March 26, 2022
Per chi non lo sapesse, Musk è un imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense: oltre a essere fondatore di Tesla, nei suoi 49 anni ha gettato le basi per l’esplorazione spaziale del futuro grazie a SpaceX; inoltre, è anche co-fondatore e CEO di Neuralink.