Verrà un giorno in cui le auto non saranno più guidate dalle persone e, anzi, la cosa potrebbe addirittura diventare illegale. Quel che oggi è necessità, un giorno sarà situazione funesta, da proibire in qualche modo per evitare rischi tanto al guidatore, quanto al passeggero, quanto ancora a chi viene incontrato per la strada. È questa la visione di Elon Musk, numero uno di Tesla Motors, il quale non fa mistero della propria convinzione: l’uomo, anello debole nei sistemi di sicurezza per la mobilità, sarà un giorno sostituito da meccanismi automatici, algoritmi sicuri e sensori in grado di garantire viaggi senza rischi.
Tesla: la guida autonoma è il futuro
Le parole di Elon Musk stridono in ogni dove, poiché descrivono un quadro futuribile nel contesto di un mercato ancora fortemente radicato ad una cultura della mobilità ereditata dall’800: la visione di Musk non solo va a rottamare il meglio dell’automotive odierna, ma cancella anche il solo semplice “piacere di guidare” in virtù di un necessario intervento innovativo a vantaggio della mobilità urbana e della sicurezza dei trasporti.
La visione di Musk è proiettata al prossimo ventennio: serviranno almeno 20 anni prima che tutto sia compiuto e la guida autonoma possa essere cosa concreta (al punto da convincere i legislatori sulla necessità di imporla come standard sulle strade). Quel giorno, però, Tesla sarà ai vertici: Musk dipinge la propria azienda non soltanto come una avanguardia nell’elettrico, ma la proietta anche nel mondo della guida autonoma ove oggi sono soprattutto altri i nomi a farsi sentire (dalle Google Car ad Apple, da Mercedes a Volvo, passando per Nissan e Renault).
A distanza di poche ore dalla profezia da palcoscenico, proferita fianco a fianco con il CEO di Nvidia Jen-Hsun Huang, Elon Musk ritratta parzialmente la propria posizione spiegando che l’ottica di un divieto di guida non è certo l’orizzonte auspicato da Tesla. Come a dire: il piacere della guida rimanga un piacere, del resto si producono auto anche per questo. Ma le parole di Musk alla convention Nvidia sono state comunque fin troppo chiare: verrà un giorno in cui l’uomo sarà l’ultimo vero anello debole della catena e quel giorno sarà l’essere umano stesso ad ammettere la propria fallacia. Il divieto di produrre auto in grado di essere guidate sarà un modo gentile e indiretto per togliere pedali e volante dalla disponibilità del guidatore, rendendolo semplice spettatore dei tragitti compiuti.
Le auto a guida autonoma sono il futuro e Tesla intende prenotare il proprio ruolo nella mobilità che verrà. Per fare ciò spiega di essere pronta a rinunciare a tasselli fondamentali della mobilità del presente, in virtù di una visione che rende le strade più sicure ed i veicoli più avanzati. Perché quello è il mercato in cui Tesla potrà esprimere appieno i propri valori innovativi, votati ad elettrico, intelligenza di bordo, sensori ed alto contenuto tecnologico.