Un paio di settimane fa, il Wall Street Journal aveva rivelato l’ultima avventura di Elon Musk, Neuralink, e il suo piano per sviluppare una tecnologia in grado di interfacciare l’uomo con la macchina. Nuovi dettagli su questo progetto sono arrivati da una recente intervista di Elon Musk da parte di Tim Urban di Wait But Why. Ci vorranno, dunque, alcuni anni, circa 4, per vedere i frutti questa nuova innovativa avventura del CEO di Tesla, ma Elon Musk è fiducioso di poter ottenere buoni risultati.
Elon Musk punta a sviluppare un sistema basato su di una serie di elettrodi da impiantare direttamente nel cervello. L’obiettivo, come già emerso in passato, è quello di migliorare la condizione di vita di tutte quelle persone affette da problemi neurologici e disabilità varie. Come secondo step, Elon Musk vuole arrivare a sostituire il linguaggio umano con quello della macchina molto più rapido ed efficiente. In un futuro più lontano, inoltre, le persone potrebbero riuscire addirittura a comunicare tra di loro per mezzo delle macchine con una forma che si potrebbe definire quasi telepatica mettendo da parte le parole e la scrittura che sono forme di comunicazione molto lente.
Tra circa 4 anni, dunque, dovrebbero essere pronte le prime soluzioni dedicate a chi soffre di disabilità varie e di deficit neurologici. Per quanto riguarda, invece, i prodotti dedicati a migliorare la qualità di vita di un uomo sano, essi non arriveranno che prima di 8-10 anni ma le tempistiche dipenderanno molto sia dalle normative vigenti che saranno applicate in ambito etico/medico che dai risultati ottenuti in precedenza in ambito medico.
Elon Musk più volte, infatti, ha espresso preoccupazione per la crescita esponenziale dei sistemi di intelligenza artificiale e vede come unico modo per contrastarli il potenziamento artificiale dell’uomo mediante strutture tecniche che consentano di migliorare la mente umano consentendo di avere accesso ad un numero maggiore di risorse.
Elon Musk ricoprirà ufficialmente il CEO di Neuralink.