Elon Musk si affida alla piattaforma Twitter per annunciare la possibile creazione di un sito di rating dei giornalisti, una sorta di Yelp dell’editoria, affinché siano gli stessi utenti a giudicare l’affidabilità delle notizie pubblicate dai media. E scoppia la polemica, poiché una simile piattaforma difficilmente potrà fornire una fotografia obiettiva del giornalismo moderno.
L’annuncio è apparso su Twitter nelle ultime ore, seguito da numerosi altri tweet con cui Elon Musk, anche con un vago tono provocatorio, ha lasciato intendere una certa insofferenza nei confronti dei media. A scatenare il padre di Tesla, almeno stando al Washington Post, potrebbero essere stati alcuni articoli recenti apparsi sulla stampa a stelle e strisce, interventi abbastanza critici sulle auto del gruppo.
Così come affermato dallo stesso imprenditore, il portale potrebbe essere sviluppato affinché tenga traccia del “punteggio di credibilità” nel tempo di un giornalista, punteggio calcolato in base alle recensioni degli utenti e ad altri strumenti di fact-checking. La piattaforma potrebbe quindi essere chiamata Pravda, ovvero “verità”, un nome che ha però generato polemica perché identico all’organo ufficiale di stampa del Partito Comunista dell’Unione Sovietica.
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I follower di Musk hanno raccolto con entusiasmo l’iniziativa, tanto che molti si sono lanciati nella produzione di concept per il futuro sito, mentre altri hanno manifestato soddisfazione riguardo alla possibilità di giudicare finalmente i giornalisti “in stile TripAdvisor”.
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Di tenore però opposto è il parere dell’universo della stampa, pronto a sottolineare come un simile sistema, nonostante l’imprenditore abbia promesso di inserire dei filtri contro i bot, non sarebbe in grado di garantire obiettività nelle recensioni. Il rischio è quello che gli utenti, anziché giudicare una notizia e il giornalista rispetto ai fatti riportati, si lascino invece prendere dal bias personale: così come già i social network hanno ampiamente dimostrato, il lettore tende a prediligere articoli che confermano le proprie idee denigrando pezzi invece contrari, favorendo le credenze personali sulla veridicità di quanto raccontato. La conseguenza potrebbe quindi essere una “echo chamber” mondiale, dove le notizie non vengono considerate vere in quanto tali, ma in base alle convinzioni personali. A questo si aggiunga il rischio di lotte tra concorrenti tramite recensioni fittizie, nonché ingerenze politiche e molto altro ancora.
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A queste critiche, tuttavia, il padre di Tesla non ha risposto entrando specificatamente nel merito, preferendo invece un sondaggio su Twitter per chiedere ai follower conferma della bontà del progetto, suggerendo ai detrattori di convincere i propri lettori a fare il contrario. Senza troppe sorprese, i follower hanno votato in massa a favore della proposta.