Elton John: è giusto "tagliare" le connessioni di chi scarica illegalmente

Elton John: è giusto

Infuria la polemica in Gran Bretagna, ma non solo, riguardo le intenzioni dimostrate dal Governo britannico relativamente alle misure da prendere per contrastare il fenomeno del download illegale di contenuti protetti.

Il motivo del contendere è la paventata intenzione di disconnettere forzatamente dalla Rete, cioè di tagliare la connessione a tutti quegli utenti “beccati” a scaricare materiale illegale, il cui download non autorizzato costituisce quindi un crimine, a detta dei politici e della majors che, ovviamente, sostengono l’azione governativa.

Un’azione che, adesso, potrà contare anche sul sostegno di un’icona della musica internazionale quale Elton John. Il cantante, perseguendo la strada già affrontata da diversi artisti, si è infatti schierato nettamente a favore del disegno di legge, scrivendo una lettera e inviandola al Governo in cui sostiene:

Per quello che conta, sono dell’opinione che l’incontrollata proliferazione del download illegale (anche su basi “non commerciali”) avrà un effetto gravemente nocivo sui musicisti e in particolare su quei giovani musicisti e quei compositori che non sono artisti soliti ad esibirsi.

Una posizione netta che ha scatenato le proteste di molti utenti e anche di molti fan dello stesso cantante. In tanti si chiedono se tutti questi artisti che si sono schierati con le majors e il Governo si rendono conto che, alla fine, una legge così penalizzerebbe soprattutto gli appassionati di musica, quindi i loro stessi fan, ovvero coloro che sono il “motore” di tutto il sistema.

Il dibattito è quindi acceso, ma non solo tra le majors e il pubblico: anche un gruppo di artisti, tra cui ad esempio Robbie Williams, Billy Bragg, i Radiohead, gli Iron Maiden e Travis, ha infatti criticato questo sistema della disconnessione forzata, schierandosi apertamente contro la politica del Governo e delle majors, forse spinte più dalla paura che i nuovi strumenti possano far perdere loro il potere sulla distribuzione della musica, piuttosto che da una reale visione del mercato.

Le conseguenze di una tale politica infine, secondo alcuni, potrebbero anche risentirsi (e in maniera forte) sui provider Internet, i quali potrebbero vedere numerose disdette da parte dei loro clienti, in funzione del fatto che una connessione alla Rete svuotata, a loro dire, della possibilità di condividere, non sarebbe così utile.

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