L’Emilia Romagna mette la parola fine al digital divide e punta a portare la banda ultralarga a tutta la popolazione. La regione ha aperto i cantieri che entro il 2020 porteranno l’internet ultra veloce in tutte le case, imprese, scuole e nell’intera pubblica amministrazione della regione. L’obiettivo è quello di offrire almeno 30 Mbps anche se il target è quello di garantire almeno 100 Mbps nella maggior parte dei casi per rispettare, così, gli obblighi dell’Agenda Digitale Europea.
Grazie ai consistenti investimenti previsti dal progetto “Piano banda ultra larga dell’Emilia-Romagna” sono stati aperti i primi 10 cantieri che interesseranno i comuni di Ventasso, Carpineti, Casina, Rio Saliceto, Toano, Vetto e Villa Minozzo. Nel 2018, invece, partiranno i lavori nel resto della regione. Il progetto interverrà nelle cosiddette “aree bianche”, quelle a fallimento di mercato, cioè dove gli operatori non andrebbero mai investire per scarsità di ritorni economici. Grazie agli investimenti con risorse pubbliche, la regione Emilia Romagna potrà presto mettere la parola fine al digitale divide offrendo anche nelle aree più remote la connettività a banda ultralarga.
La regione, infatti, vuole eliminare le differenze territoriali e aprire un mercato neutrale e paritario per tutti. Le operazioni di copertura del territorio nelle “aree bianche” saranno effettuate da Lepida spa e in coordinamento con le attività previste nel contratto Infratel con Open Fiber.
La banda ultralarga arriverà in 160 aree produttive, artigianali o industriali. Ad oggi il 100% dei cittadini in Emilia Romagna ha a disposizione una rete a 2 Mbps, il 50% a 30 e il 10% a 100. Nel 2020 l’86% delle persone sarà raggiunta da collegamenti a 100 Mbps. Per quanto riguarda il Wifi: nel 2020 saranno 4.000 i punti realizzati con la rete pubblica “Emilia-Romagna Wifi”. L’investimento totale si aggira sui 255 milioni di euro.