Escono i primi retroscena della goffa vicenda che vede sfidarsi di fronte alla legge la Eight Mile Style (casa discografica di Eminem) e la Apple. La vicenda, in prima istanza simile più a un errore che ad un fatto colposo, assume ora invece i toni di una dichiarata sfida che dunque lascia presagire ad un succoso contorno per gli imminenti appuntamenti giudiziari. Tutti i retroscena sono tratti dalla documentazione processuale redatta dai legali della Eight Mile Style e dagli incartamenti messi a disposizione da MacMinute.
La causa è sorta in seguito all’uso in uno spot pubblicitario Apple della “Lose yourself” di Eminem. Nello spot un bambino con gli auricolari collegati ad un iPod starebbe ascoltando la canzone e la canticchia tra sé e sé: per questa performance, però, nessun diritto è stato versato a Eminem, il quale ha dunque richiesto il giusto compenso derivante dai diritti d’autore.
Emerge ora un fitto interscambio di contrattazioni tra le parti precedente alla messa in onda dello spot. A quanto pare Eminem avrebbe rifiutato l’uso di Lose Yourself, lasciando invece le porte aperte allo sfruttamento della nota “The Real Slim Shady” con la condizione di una previa visione dei filmati ed al costo di 300.000$.
A questo punto, però, arriva la rottura: uno Steve Jobs indispettito dal restringersi dei tempi previsti per l’uscita dello spot e solleticato dai capricci del rapper prende in mano la situazione ed impone l’uso di “Lose yourself” disponendo comunicazione della decisione alla Eight Mile Style.
Eminem a questo punto avrebbe deciso di tagliare i ponti definitivamente negando l’uso di qualsivoglia suo brano all’interno della promozione Apple. Tutto il resto è cronaca: il promo è uscito, il bambino canticchiava “Lose yourself” ed ora si va per vie legali.