Enel potrebbe iniziare a realizzare la sua infrastruttura in fibra ottica da affittare agli operatori già il prossimo maggio. L’AD Francesco Starace, ha, infatti, dichiarato che entro maggio dovrebbero partire i primi cantieri che permetteranno di portare la fibra ottica sin dentro le abitazioni degli italiani sfruttando le infrastrutture elettriche già presenti nelle case grazie ai lavori per la sostituzione dei nuovi contatori elettrici.
Enel, però, non svilupperà questa nuova infrastruttura da sola ma sarà accompagnata da alcuni partner forti tra cui si sussurra Vodafone, Wind e forse Metroweb. Tuttavia, l’azienda elettrica non ha ancora ufficializzato il suo progetto industriale in materia di fibra ottica anche se il suo annuncio dovrebbe essere fatto entro la fine di marzo, forse già il giorno 22 quando il gruppo presenterà ed approverà i conti del 2015. Enel, inoltre, sarebbe dialogando anche con altri soggetti, forse addirittura con Telecom Italia alla ricerca di altri partner importanti. Si ricorda, al riguardo, che Enel ha deciso di creare la newco Open Fiber che si occuperà esplicitante solamente della realizzazione della rete in fibra ottica.
Molto presto, dunque, sarà possibile avere idee più chiare su che progetti ha Enel per portare la fibra nelle case degli italiani. Enel, comunque, partirà sicuramente con la sua infrastruttura nelle aree A e B, quelle cioè non a fallimento di mercato, in aree, dunque, come le grandi città o comunque in località dove è possibile aver un certo ritorno economico. Starace ha, comunque, evidenziato l’interesse dell’azienda di lavorare anche nelle aree digital divise ma solo quando ci saranno i bandi di gara con i finanziamenti nazionali.
Inoltre, l’AD Starace ha anche evidenziato la volontà di Enel di voler esportare all’estero questo progetto, laddove il gruppo possiede una sua infrastruttura di rete.
Il dato oggettivo che emerge da queste dichiarazioni è che molto presto Enel potrà dare un forte impulso alla digitalizzazione del paese anche se inizialmente gli investimenti riguarderanno le solite aree del paese. Per i digital divisi l’attesa sarà ancora un po’ più lunga.