Enel Open Fiber andrà ben oltre la semplice offerta Wholesale di fibra spenta che le aziende potranno affittare per fornire i loro servizi di connettività. Tommaso Pompei, AD di Enel Open Fiber ha, infatti, annunciato l’intenzione della newco di espandere rapidamente la sua futura offerta commerciale. Offerta che, però, sarà sempre rivolta alle aziende di telecomunicazioni. Enel, infatti, non ha nessuna intenzione di diventare un operatore vero e proprio.
Enel, dunque, non si limiterà a cablare 224 città tra quelle presenti nei Cluster A e B dell’Italia ma alle telco che affitteranno la rete la newco offrirà anche servizi di hosting e la possibilità di ospitare gli apparati di rete nelle centrali elettriche. In futuro, inoltre, la newco potrebbe offrire porzioni di fibra accesa con una determinata ampiezza di banda ad un costo prestabilito. Enel open Fiber offrirà, dunque, un ecosistema di servizi di valore aggiungo che permetteranno di agevolare l’arrivo degli operatori che potranno contare, così, non solo sulla rete ma anche su strutture create ad hoc per gestire i loro servizi di connettività a banda ultralarga.
Tommaso Pompei ha anche fornito qualche dettaglio in più sul piano di cablatura delle 224 città italiane. A Perugia sarà accesa a maggio la prima rete Enel che raggiungerà i primi 50 clienti. Per quanto riguarda la realizzazione della rete dal punto di vista tecnico, Enel open Fiber potrà utilizzare senza problemi le linee elettriche su palo, mentre per quanto riguarda le infrastrutture interrate la media generale d’utilizzo cala al 20%.
Grazie alla rete Enel, i costi di cablatura della fibra ottica scenderanno di circa il 30%. Dei circa 2,5 miliardi di euro di investimenti, la gran parte saranno spesi in opere civili per cablare il territorio. Enel open Fiber non utilizzerà tutti gli armadi Enel presente nel territorio perchè la fibra dispone di maggiore tolleranza alla distanza rispetto al doppino in rame. Se con l’ADSL, un doppino oltre i 2 KM perde efficienza, con la fibra si può arrivare a 40 Km. Successivamente con l’utilizzo della rete verticale Enel Open Fiber porterà la fibra dalla base dei palazzi sin dentro alle case degli utenti. Nella rete primaria Enel collegherà in fibra tutti gli armadi che utilizzerà e collegherà questi alla rete primaria di Telecom Italia.
Per quanto riguarda, invece, il dialogo con ulteriori partner, oltre a Vodafone e Wind, Enel Open Fiber si sta confrontando con Fastweb non solo dal punto di vista commerciale ma anche per una possibile integrazione tra le reti. Confermati anche i dialoghi con Telecom Italia, almeno sino prima della nomina di Flavio Cattaneo come nuovo AD del gruppo.