Usando polimeri semi-conduttivi, i ricercatori della Linkoping University in Svezia hanno creato circuiti elettronici nel sistema vascolare di una rosa. I primi studi sulla possibilità di unire elettronica e biologia sono stati avviati negli anni ’90, ma solo tre anni fa il Laboratory of Organic Electronics dell’università svedese ha ricevuto i finanziamenti necessari. Le piante cyborg potranno essere utilizzate per generare energia pulita.
Le piante vascolari possono essere assimilate ad un circuito elettronico. Radici, steli, foglie e circuiti vascolari sono gli equivalenti biologici di contatti, interconnessioni, componenti e fili dei circuiti elettronici analogici e digitali. La crescita e le funzioni di una pianta sono alimentate dalla fotosintesi e orchestrate da acqua e nutrienti trasportati attraverso xilemi e floemi. Anche se è possibile modificare il metabolismo e il percorso dei segnali all’interno della pianta, mediante sostanze chimiche o alterazioni genetiche, finora non erano disponibili tecnologie in grado di regolare con precisione le sue funzioni, senza uccidere la pianta.
Grazie all’elettronica organica è oggi possibile utilizzare ioni ed elettroni per convertire i segnali chimici della pianta in segnali elettrici. Per ottenere questo risultato i ricercatori svedesi hanno usato il polimero PEDOT, solubile in acqua. Quando assorbito dalla rosa, questo polimero viene convertito in idrogel che forma una sottile pellicola lungo i canali attraverso i quali il fiore assorbe acqua e nutrienti. Utilizzando diverse varianti di PEDOT per stelo e foglie, i ricercatori hanno realizzato un circuito elettronico biologico.
Il polimero semi-conduttivo consente di cambiare il colore delle foglie e, soprattutto, di trasportare cariche elettriche all’interno della pianta. In questo caso si può parlare realmente di “power plants“, in quanto sarebbe possibile inserire sensori per sfruttare l’energia nella clorofilla durante la fotosintesi o per realizzare antenne green. L’energia solare assorbita viene convertita in energia chimica e quindi in energia elettrica. Si tratta di una fonte di energia rinnovabile praticamente infinita.