Enjoy, il servizio di car sharing di Eni, sta inviando in queste ore una email a tutti i propri utenti per notificare la scelta relativa ad una modifica contrattuale e ad una nuova regola che si impone all’intera comunità. A cambiare è infatti il modo in cui è gestito il tempo intercorrente dalla prenotazione di un’auto all’inizio del proprio viaggio. Una scelta dettata dall’analisi certosina dei primi noleggi, facendo leva sui grandi numeri già accumulati e nel tentativo di rendere l’esperienza dei singoli migliore. E i dati parlano chiaro: la stragrande maggioranza dei noleggi viene chiusa entro i primi 15 minuti di prenotazione. La nuova regola parte dunque da questo assunto, benchmark oggettivo sui tempi tipici di fruizione del servizio.
Enjoy: nuovo sistema di prenotazione
[…] per offrirti un servizio sempre migliore, a partire dal 16 giugno cambieranno le modalità per prenotare un’auto enjoy:
- il tempo di prenotazione sarà prolungato da 30 a 90 minuti;
- i primi 15 minuti saranno sempre gratuiti;
- a partire dal 16° minuto incluso sarà applicata la tariffa di 10 cent/€ al minuto.
Annullare la tua prenotazione entro i primi 15 minuti non ti costerà nulla. Successivamente, in caso di cancellazione, ti saranno addebitati esclusivamente i minuti trascorsi a partire dal 16esimo minuto.
Da una parte aumenta la finestra di tempo con la quale è possibile “fermare” l’auto, avendola così a disposizione esattamente nel momento desiderato. Per contro, diminuisce il tempo entro il quale la prenotazione è gratuita. La logica è chiara ed ha molte argomentazioni al proprio supporto: nel momento in cui si prenota un’auto, automaticamente la si distoglie dalla disponibilità degli altri utenti. Ciò è un diritto nella misura in cui ci si sta avvicinando all’auto per dare il via al proprio tragitto, mentre è un vezzo nel momento in cui si agisce all’interno di una mera logica di comodità personale. Se la prima fase è gratuita poiché parte del diritto di accesso al bene, la seconda parte viene invece ad avere un piccolo costo, un obolo che l’utente devolve alla comunità enjoy in cambio della possibilità di godere della comodità di un’auto disponibile ove si vuole, quando si vuole. Se si ha la necessità di prenotare l’auto con ampio anticipo per avere la sicurezza di averla disponibile al momento opportuno, insomma, lo si potrà fare con piena libertà. Il tutto avrà però un costo minimo e legittimo, dovuto al fatto che con una prenotazione anticipata si va in parte a forzare quella che è l’architettura tipo della libera condivisione dell’auto.
Per garantire la massima chiarezza e semplicità d’uso della nuova modalità di prenotazione estesa, l’utente potrà tenere tutto sotto controllo, in modo trasparente, sia tramite app che sito: infatti, entro i primi 15 minuti il countdown sarà di colore verde, mentre a partire dal 16° lo stesso diventerà rosso. Attraverso la app, il cliente sarà informato anche con un suono o una vibrazione sullo smartphone del passaggio dalla prenotazione gratuita a quella a pagamento.
Spiega ancora enjoy: «In questo modo si vuole incentivare l’uso corretto dei quasi 2.000 mezzi disponibili a Milano, Roma, Firenze e Torino, così da avere un maggior numero di veicoli liberi. Inoltre nel caso in cui un utente annulli una prenotazione, non potrà riprenotare lo stesso veicolo per le 2 ore successive»
Logica di comunità
Enjoy è un servizio di car sharing ed in quanto tale annida il proprio modello di business sul concetto di condivisione. Un’auto condivisa è un’auto alla quale chiunque ha la possibilità di accedervi: nel senso esteso e moderno di proprietà (in termini di capacità di accesso al bene e non di diritto esclusivo sullo stesso), ciò significa che l’auto è un bene collettivo, di proprietà dell’intera comunità degli iscritti al servizio. Come per ogni bene comune, occorre un sistema di regole che, in abbinata ad un doveroso senso civico, consenta di rendere quanto migliore possibile l’accesso al bene da parte dei singoli. La novità nasce da questo principio: la necessità di regolamentare nel migliore dei modi una fase cruciale del servizio, ossia quella in cui l’utente identifica l’auto più vicina a sé e la raggiunge per iniziare il proprio viaggio.
La prenotazione è l’atto con cui l’utente enjoy concretizza il proprio diritto di accesso all’auto. Una tempistica troppo lunga, però, toglie risorse alla comunità (in quanto rende indisponibile un numero eccessivo di veicoli) e ne rende pertanto peggiore l’esperienza d’uso. Quel che va a fare la nuova regola (destinata ad imporsi fin dall’immediato sui servizi enjoy di Milano, Roma, Firenze e Torino) è la creazione di un ostacolo di fronte agli abusi ed in contrapposizione di quanti agiscono nella comunità ma al di fuori degli interessi della stessa.
Mettere la collettività al primo posto ha un valore intrinseco forte che solo regole ben composte possono tutelare ed affermare: laddove l’uomo va oltre l’interesse personale per sposare quello collettivo, trova vantaggi ben più ampi di quelli che non offrirebbe la mera scelta egoistica.
Condivisione è collaborazione
Condivisione significa collaborazione. La nuova regola è un limite soltanto in apparenza, poiché nel limitare la libertà dei singoli si amplia fortemente la libertà della comunità. I minuti che vengono sottratti al tempo di prenotazione personale, insomma, sono rimessi a stretto giro di posta a disposizione del sistema enjoy, a tutto vantaggio degli utenti stessi. Questione di equilibrio dell’ecosistema, paradigma fondamentale dell’emergente sharing economy: enjoy intende innescare un ciclo virtuoso e un necessario senso civico, poiché soltanto all’interno di una logica di comunità è possibile far funzionare un meccanismo che ha una logica comunitaria alla base del proprio DNA.
E come ogni sistema civile che si rispetti, tutto parte dalle regole. Che enjoy ha voluto migliorare, nel pieno interesse di tutti gli utenti e per arrivare ad una offerta complessiva quanto più performante possibile. D’ora innanzi, infatti, il diritto di prenotare l’auto vede estesa la propria durata a ben 90 minuti, ma al tempo stesso impone un costo dal 16esimo minuto in poi, ossia oltre il tempo che si stima sufficiente per recuperare un’auto in prossimità e iniziare il proprio viaggio.