Partecipando alla recente conferenza di IDC dedicata all’Enterprise 2.0, ho avuto modo di ricevere una copia cartacea di un whitepaper realizzato da Oracle intitolato “Web 2.0 for the Enterprise: setting the foundation for success”.
La visione del colosso informatico è molto precisa per quanto riguarda l’ingresso del Web 2.0 nelle aziende. Da un lato la necessità di rimodernare i processi produttivi e migliorare l’efficienza interna, nonché di conversare con i mercati in maniera più proficua rispetto quanto fatto fino a oggi, rende l’adozione delle logiche del Web 2.0 una tappa obbligata per tutte le organizzazioni.
Dall’altro, però, occorre prestare molta attenzione a come gli strumenti tipici del Web 2.0 che nel mondo della comunicazione privata stanno cambiando le abitudini di milioni di persone vengono “importate” all’interno dei processi di business aziendali.
Riferendosi a Wiki, blog, tagging, mashup, si legge:
althoug enterprises are bullish about harnessing the power of these Web 2.0 technologies, much of the value of these technologies could be underused if they are implemented and used as disparate silos of information in an organization. For you to fully leverage the power of Web 2.0, you will need to not only enable Web 2.0 technologies to interact and connect with each other, but also integrate them within an enterprise’s existing applications, process, and communication mechanisms
Che, per chi non conosce l’inglese, in sintesi significa che non ci si possono attendere miracoli dall’adozione di strumenti Web 2.0 con la modalità “plug and play”, ma che questi vanno integrati sia tra di loro sia con i processi e i meccanismi di comunicazione dell’azienda.