In un’Italia permanentemente impantanata nella palude del digital divide, per avere un soffio di banda larga occorre fare appello agli eroi. Direttamente dalla mitologia greca e da NGI arriva infatti Eolo, possibile soluzione per portare il broadband dove l’incumbent nazionale non arriva e per moltiplicare le opportunità a disposizione di quanti invece possono godere della banda larga solo via cavo.
«Eolo nasce dalla volontà di NGI di portare la banda larga nelle zone scoperte, realizzando una propria rete di trasporto composta da diversi ripetitori radio che diffondono il segnale sul territorio. Eolo, infatti, non utilizza nessun tipo di cavo/doppino di Telecom Italia ed è in grado di portare la banda larga anche in zone geografiche non coperte dal servizio ADSL. Inoltre, non avendo bisogno di alcuna linea (analogica o ISDN) per funzionare, l’utente finale non ha bisogno di nessun tipo di contratto telefonico per poter fruire del servizio. Utilizzando al 100% infrastrutture proprietarie, Eolo offre anche l’ulteriore vantaggio di avere tempi di risoluzione guasti e upgrade molto brevi».
Secondo il comunicato ufficiale diramato da NGI «Eolo utilizza le più avanzate tecnologie wireless che conferiscono al servizio affidabilità e performance uguali o superiori ai servizi ADSL. Sono disponibili diversi tagli di velocità in downstream e upstream. La velocità massima per prodotti acquistabili da web è 6Mbps downstream e 4Mbps upstream». La copertura del servizio sarebbe in continua espansione partendo dalle già attive provincie di Varese, Como, Verbania, Novara e Milano.
NGI mette a disposizione tutto quanto necessario per l’eventuale installazione fai-da-te dell’antenna di ricezione fornendo altresì all’utente tutto il materiale necessario. Offerte simili si stanno moltiplicando in tutta Italia nel tentativo di apportare una soluzione “dal basso” ad un problema che “dall’alto” continua ad essere molto argomentato a parole ma sostanzialmente ignorato nei fatti.