La guerra tra Epic Games ed Apple potrebbe allargarsi anche ad altri sviluppatori. O almeno questa è l’idea di Epic Games, che punta a mettere in piedi una vera e propria coalizione anti-Apple nel tentativo di spingere il colosso di Cupertino a rivedere le proprie politiche sugli acquisti in-app.
Il tentativo di Epic Games, però, al momento si starebbe rivelando fallimentare e difficilmente le cose sono destinate a cambiare. La società sviluppatrice di Fortnite si era mossa con estremo anticipo nella sua battaglia contro Apple e Google: Epic Games sapeva benissimo quali sarebbero state le mosse dei due colossi di fronte alla sfida di introdurre i pagamenti diretti, bypassando quindi gli acquisti in-app su App Store e Google Play, e nelle ultime settimane, prima di presentare al pubblico la novità che avrebbe portato alla rimozione di Fortnite dai due store digitali, aveva cercato alleati.
Tra gli interlocutori di Epic Games c’era stata sicuramente Spotify, che però a conti fatti si è limitata a diffondere una nota in cui applaude la decisione di Epic Games di tenere testa ad Apple, senza però unirsi alla battaglia.
E così avrebbero fatto anche altre grandi aziende, lasciando di fatto Epic Games da sola in questa guerra pianificata nei minimi dettagli, a cominciare dalle citazioni in giudizio pronte ad essere presentate ad ogni azione di Google ed Apple.
Pur d’accordo con la guerra di Epic Games, difficilmente altre aziende decideranno di unire le forze. Da un lato c’è lo spauracchio di una possibile violazione delle regole dell’antitrust – un gruppo di aziende che si uniscono per spingere un’altra azienda a cambiare le proprie regole – e dall’altro non ci sono certezze circa le conseguenze: Apple ha già fatto sapere che quelle sono le regole, chi non è d’accordo può fare benissimo a meno dell’App Store e dei dispositivi iOS.