Grigia. Ambivalente. Poco significativa. Scialba. La pubblicità che Microsoft aveva predisposto per Vista, utilizzando Gates come testimonial, ha raccolto una schiera di critiche al vetriolo. Dopo il primo esperimento, ecco dunque comparire la nuova campagna “I’m a pc“: più diretta, più chiara, più facile, più significativa. Qui le critiche erano rivolte al cambiamento, ma in generale il video sembrava essere piaciuto di più.
Eppure non è stato propriamente così.
La pubblicità è sempre difficile da giudicare perchè i parametri sono complessi e non sempre ne è possibile una misurazione obiettiva. Il gradimento è importante, ma l’impatto e l’esposizione lo sono altrettanto. Se la prima pubblicità non è stata gradita, va dunque detto però che è stata molto più vista della seconda. Gates nel negozio di scarpe, infatti, è stato visto 700 mila volte al giorno per 2 settimane, mentre il video “i’m a Pc” è stimato sulle 50 mila visite giornaliere. Non c’è confronto.
Meglio un Gates impacciato o una schiera di utenti sicuri del proprio “i’m a Pc”? La somma, forse, è quel che conta di più: forme diverse per uno stesso messaggio. E l’importante è che il messaggio programmato parta: quel che la gente vuole da Vista, già c’è.