La scorsa settimana si è parlato di un possibile viaggio nella Corea del Nord per Eric Schmidt, accompagnato dall’ex governatore del Nuovo Messico Bill Richardson, con finalità ancora non del tutto chiare. Nel weekend sono emersi alcuni dettagli, con la conferma riportata sulle pagine di Yahoo! News.
Si tratterà di una trasferta con finalità umanitarie, come comunicato dall’ufficio del diplomatico statunitense. Maggiori informazioni saranno diffuse nella giornata di giovedì, quando Richardson terrà una conferenza sull’argomento presso l’aeroporto di Pechino, alla quale però non sarà consentito l’accesso alla stampa. Faranno parte della delegazione anche K.A. Namkung (consigliere di Richardson) e Jared Cohen, a capo del progetto Google Ideas e co-autore con Schmidt del libro “The New Digital Age: Reshaping the Future of People, Nations and Business”, la cui pubblicazione è prevista per il mese di aprile. Il suo coinvolgimento potrebbe avere qualcosa a che fare con un incontro organizzato nel luglio scorso dallo stesso Cohen, al quale ha partecipato proprio l’ex CEO di bigG, insieme a decine di persone fuggite dal paese asiatico testimoni dei trattamenti ricevuti nella Corea del Nord.
Resta comunque ancora avvolta dal mistero l’esatta finalità del viaggio: l’ipotesi più probabile è quella che vorrebbe il gruppo intento a chiedere la liberazione di Kenneth Bae, una guida turistica americana di origini coreane detenuta nel paese asiatico da novembre, per ragioni non meglio precisate. Sulla trasferta si sono pronunciati nei giorni scorsi sia una portavoce di Google, chiarendo che “la società non rilascia alcun commento sugli spostamenti privati dei suoi uomini chiave”, sia il Dipartimento di Stato a stelle e strisce, bocciando l’iniziativa.
Francamente, pensiamo che il momento non sia dei migliori. Schmidt e Richardson sono a conoscenza di questo nostro punto di vista. Sono privati cittadini che prendono le proprie decisioni e viaggiano senza alcun ruolo ufficiale, non accompagnati da ufficiali americani. Non stanno portando alcun messaggio da parte delle istituzioni statunitensi.
Chiaro il riferimento al recente lancio di un missile a lungo raggio da parte della Corea del Nord, ufficialmente per finalità civili come la messa in orbita di un satellite, ma interpretato dalla comunità internazionale come un possibile test finalizzato allo sviluppo di armamenti nucleari.