Eric Schmidt schiera Google contro SOPA/PIPA

Eric Schmidt di Google chiarisce la posizione della sua azienda contro le nuove misure antipirateria SOPA/PIPA: "inefficaci e penalizzanti per Internet".
Eric Schmidt schiera Google contro SOPA/PIPA
Eric Schmidt di Google chiarisce la posizione della sua azienda contro le nuove misure antipirateria SOPA/PIPA: "inefficaci e penalizzanti per Internet".

La protesta dei giganti di Internet contro le nuove misure antipirateria SOPA/PIPA, al vaglio del Congresso statunitense, proseguono copiosamente. Una questione cara soprattutto a Google, che per voce di Eric Schmidt si è espressa a riguardo schierandosi apertamente contro e tentando al contempo di offrire una misura alternativa per arginare e sconfiggere definitivamente tale fenomeno, assolutamente dannoso per l’economia.

Gruppi del calibro di Google, Facebook e Yahoo stanno infatti tentando di trovare nuove misure che possano evitare di far approvare il nuovo disegno di legge che, qualora venisse approvato, stravolgerebbe probabilmente la natura del Web nel tentativo di abbattere la pirateria online. Schmidt ha infatti sottolineato, durante un intervento nell’Università del Minnesota, che il Congresso commetterebbe un errore nell’approvare le misure SOPA/PIPA, poiché le stesse non sarebbero efficaci né calibrate sulle giuste finalità.

Schmidt chiarisce dunque definitivamente la posizione di Google a riguardo: assolutamente contraria alla legislatura antipirateria. Secondo il chairman dell’azienda leader delle ricerche online, quanto richiesto con SOPA/PIPA obbligherebbe i vari fornitori di servizi Internet a spazzar via centinaia di siti Web e di fatto non limiterebbe la pirateria poiché i file illegali verrebbero semplicemente spostati su altri spazi online. Del resto, ospitare tali file in differenti siti Web non è un ostacolo per i pirati, e ciò dovrebbe essere sufficiente a dimostrare l’inefficacia della proposta di legge.

La proposta alternativa di Schmidt alle misure SOPA/PIPA, che consentirebbe al Dipartimento di Giustizia statunitense di costringere i singoli ISP a bloccare il DNS di tutti i siti Web che violano il copyright, è quella di «rendere più esplicito il fatto che sia illegale generare denaro da tale tipo di contenuti». Questo ciò che consiglia il gruppo di Mountain View per arginare la violazione del diritto d’autore negli Stati Uniti, ma la posizione del senatore Patrick Leahy fa intendere come, nonostante la critica e il suggerimento di Google, la posizione dei proponenti non si muova di un soffio: «questo progetto di legge proteggerà le proprietà intellettuali degli americani, che a loro volta incrementano la nostra economia e promuovono nuovi posti di lavoro negli USA».

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