Descrivere la dimensione mobile significa oggi dover navigare all’interno di una sequela di grandi numeri. Grandissimi, anzi. Il rischio di perderne la proporzione è grande ed è per questo che Ericsson mette annualmente a disposizione un report che funge da fondamentale punto di riferimento: l’edizione 2017 dell’Ericsson Mobility Report è quindi anzitutto una mappa della connettività mobile internazionale, il tutto attraverso una serie di sezioni verticali che consentono di approfondire le singole realtà e le singole specificità del fenomeno.
5,2 miliardi di utenti
Occorre anzitutto partire da un dato molto utile per descrivere il perimetro del fenomeno: sono 5,2 miliardi gli utenti che hanno sottoscritto una qualche forma di connessione mobile. In molti paesi addirittura la popolazione connessa supera quella reale (124% nell’Europa occidentale, 143% nell’Europa orientale, 106% nell’America del Nord), dato che può essere motivato in vario modo con SIM multiple, SIM inattive e altri casi particolari. Oggi il trend è in crescita soprattutto in India e in Cina, ove il bacino potenziale è abnorme e dove la penetrazione non è ancora ai livelli di altri paesi avanzati.
Il grande fenomeno del momento è l’LTE: se oggi GSM e EDGE sono ancora le connessioni più utilizzate a livello mondiale, il loro declino è ormai inesorabile ed entro il 2022 si prevede che oltre il 50% degli utenti sarà ormai su 4G. Nello stesso periodo, però, farà capolino il 5G e rappresenterà per il mercato quel che il 4G ha rappresentato tra il 2012 e il 2014: l’esplosione è attesa dunque nella seconda metà del decennio di riferimento, quando la nuova generazione del mobile potrà dare il via ad una autentica rivoluzione di ciò che significa essere connessi. Ad oggi l’LTE è in assoluto la tecnologia più pervasiva di sempre: «all’LTE sono bastati solo cinque anni per arrivare a coprire 2,5 miliardi di persone, rispetto agli otto anni del WCDMA/HSPA o 3G».
L’aumento degli utenti è forte, ma si accompagna anche ad un tipo di fruizione che favorisce sempre di più i flussi di traffico legati a video, musica e immagini: ciò ha comportato una impennata di traffico veicolato quantificabile in un +70% tra il 2016 ed il 2017, con un trend destinato a proseguire ulteriormente fin quando la necessità di reti di nuova generazione non sarà ormai tangibile ed urgente: la crescita va a ritmi differenti in tutto il mondo, ma ovunque il trend è ascendente.
4G per i video, 5G per tutto
Il traffico video è destinato a crescere del 50% ogni singolo anno da qui al 2022, fino ad arrivare ai tre quarti dell’intero volume. La moltiplicazione di streaming e dirette, oltre alla crescita continua di YouTube e simili, fino alla lenta transizione della tv sul Web: sono questi i driver che stanno guidando questa grande crescita e che tra 5 anni vedranno comunque il social networking al secondo posto tra i fenomeni in grado di maturare la maggior quantità di traffico.
Ma il video altro non è se non il culmine di un processo di crescita continuo legato in gran parte ad una questione di user experience: il Web del testo è diventato nei primi anni del millennio il Web delle immagini, per poi spostare l’obiettivo sui video fin dal decennio successivo. Si è trattata di una evoluzione logica, di un bisogno sempre più assiduo di una comunicazione più coinvolgente e totalizzante, per la quale il 4G ha assolto (e continuerà ad assolvere) al proprio ruolo. Il destino disegna però all’orizzonte un balzo evolutivo che fin da ora è possibile descrivere come rivoluzionario. Il 5G, infatti, sarà l’era del tutto (e sempre) connesso: dagli elettrodomestici alle automobili, all’interno di un ecosistema ove ciò che non è connesso sarà considerato “stupido”. E vetusto.
Il 5G sarà una rete per supportare molteplici casi d’uso. Sono attesi più di mezzo miliardo di abbonamenti al 5G entro il 2022, senza includere le connessioni legate all’IoT, e si prevede che il 5G coprirà circa il 15% della popolazione mondiale.
Spiega Niklas Heuveldop, Chief Strategy Officer e Head of Technology and Emerging Business di Ericsson:
Sono particolarmente entusiasta nel vedere i grandi passi avanti del settore per quanto riguarda l’evoluzione delle reti, inclusa l’approvazione della New Radio (NR) 5G non-stand-alone, che abiliterà le prime implementazioni del 5G. Secondo le nostre previsioni, stimiamo che questo porterà a più di mezzo miliardo di abbonamenti 5G e a una copertura del 15% della popolazione entro il 2022