A chi ancora pensa che i videogiochi non siano una cosa seria basterà leggere questo articolo: il comitato organizzatore di Paris 2024 sta valutando la possibilità di inserire gli eSports tra le discipline per l’assegnazione delle medaglie. La questione sarà discussa da alcuni dei principali esponenti del movimento gaming e dai vertici dell’IOC (International Olympic Committee).
Già nel 2016 alcuni tornei sono stati organizzati in concomitanza con le Olimpiadi ospitate dalla città brasiliana di Rio de Janeiro. La decisione del comitato non arriverà comunque a breve: un eventuale annuncio è atteso solamente dopo quelle di Tokyo 2020. Una cosa però è certa: il fenomeno sta assumendo un’importanza sempre maggiore, con eventi di alto livello organizzati in ogni angolo del pianeta e che vedono la partecipazione di veri professionisti. Uno di questi è Tokido, raffigurato nell’immagine di apertura: classe 1985 e di origine giapponese, è stato più volte campione del mondo nelle competizioni dedicate alle serie di combattimento King of Fighters e Street Fighter.
Il fenomeno è trainato anche da un interesse in costante crescita manifestato da parte del pubblico: piattaforme come Twitch, nate proprio per la trasmissione dei match in diretta streaming, sono in grado di tenere incollati milioni di spettatori a TV e monitor per assistere alle partite altrui. Uno spettacolo in tutti i sensi, dunque, capace di catalizzare l’attenzione e di attrarre enormi investimenti in termini di sponsorizzazioni. Un’integrazione degli eSports tra le discipline olimpiche non dovrebbe dunque sorprendere più di tanto: se non accadrà in occasione di Parigi 2024, con tutta probabilità l’appuntamento sarà solo rimandato con l’edizione del 2028 in programma a Los Angeles.
È uno degli argomenti che abbiamo trattato di recente in occasione della QUERY sottoposta a Mariangela Brambilla, PC Consumer Category Leader di HP Italy, incentrata sul tema del PC gaming.