Essential progetta occhiali smart per AR?

Un brevetto di Essential descrive un paio di occhiali con tre fotocamere integrate nelle lenti e nella montatura per sfruttare la realtà aumentata.
Essential progetta occhiali smart per AR?
Un brevetto di Essential descrive un paio di occhiali con tre fotocamere integrate nelle lenti e nella montatura per sfruttare la realtà aumentata.

L’azienda fondata da Andy Rubin potrebbe annunciare in futuro occhiali con fotocamere integrate. Un brevetto depositato negli Stati Uniti descrive smart glass che possono essere utilizzati per eseguire alcune operazioni con lo sguardo. Essential ha presentato pochi giorni fa uno smartphone e un assistente personale simile a Google Home e Amazon Echo.

Durante una recente intervista, il “padre di Android” ha dichiarato che il progetto dei Google Glass è fallito non perché la tecnologia era scadente, ma perché «il mondo non era pronto per indossarli». Sembra però che Essential intenda fare un tentativo e portare sul mercato un prodotto simile. L’immagine allegata al brevetto, visibile all’inizio dell’articolo, mostra un paio di occhiali dall’aspetto tradizionale, ma nelle lenti e nella montatura sono state inserite tre fotocamere. Le due presenti negli angoli superiori delle lenti sono rivolte verso gli occhi e tracciano lo sguardo dell’utente, mentre quella al centro della montatura è rivolta verso l’esterno.

Combinando i dati raccolti, gli smart glass possono ad esempio visualizzare davanti agli occhi informazioni sugli oggetti osservati, sfruttando la realtà aumentata. Nella descrizione viene specificato che gli occhiali funzionano con ogni tipo di lente (fotocromatica, da vista e da sole). Come sempre accade in questi casi, solo l’azienda potrà confermare se il brevetto diventerà un dispositivo reale.

È invece reale la richiesta inviata a Essential da Spigen, un produttore statunitense di accessori per smartphone. L’azienda afferma che il marchio “Essential” è già utilizzato per alcuni suoi prodotti e quindi potrebbe causare confusione tra gli utenti. Spigen ha chiesto di non usare più il termine “Essential” e, se non ottenerà una risposta entro il 15 giugno, procederà alle vie legali.

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