Essential Phone, dual camera per foto perfette

Un ingegnere dell'azienda fondata da Andy Rubin ha spiegato il processo di tuning della doppia fotocamera posteriore del nuovo Essential Phone.
Essential Phone, dual camera per foto perfette
Un ingegnere dell'azienda fondata da Andy Rubin ha spiegato il processo di tuning della doppia fotocamera posteriore del nuovo Essential Phone.

Le due caratteristiche migliori dello smartphone prodotto da Andy Rubin sono lo schermo edge-to-edge e la doppia fotocamera posteriore. L’ingegnere Yazhu Ling ha descritto sul blog ufficiale alcuni aspetti tecnici della dual camera e il processo di ottimizzazione che ha permesso di ottenere immagini di elevata qualità. Essential Phone, annunciato a fine maggio, arriverà sul mercato nelle prossime settimane, in ritardo rispetto ai piani originari.

Essential voleva realizzare un modulo fotografico senza sporgenza per non rovinare il design complessivo. Ciò si doveva ottenere senza sacrificare la qualità delle immagini, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione. Dopo diversi mesi di modifiche e test, entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti e l’azienda ha deciso di condividere alcuni dettagli sulla doppia fotocamera da 13 megapixel. Una fotocamera cattura il colore, applicando un filtro RGB ai pixel, mentre l’altra è monocromatica e assegna ad ogni pixel i valori bianco e nero. Le immagini scattate vengono combinate insieme per ottenere una foto con elevata fedeltà cromatica e rumore ridotto al minimo.

La conversione dei dati raccolti dai sensori nell’immagine finale viene effettuata da un chip, denominato ISP (Image Signal Processor), che compensa le eventuali imperfezioni modificando vari parametri, come bilanciamento del bianco, esposizione e messa a fuoco. Ogni modulo fotografico avviato alla produzione deve fornire gli stessi risultati al termine del “tuning oggettivo“, ovvero dopo aver superato vari test di laboratorio. In pratica, il chip viene calibrato per garantire immagini uguali nelle stesse condizioni.

Il “tuning soggettivo“, più complesso e lungo, permette invece di ottimizzare il chip in base alle foto scattate nel mondo reale in qualsiasi condizione di illuminazione. In questa fase vengono scattate migliaia di foto e apportate numerose ottimizzazioni per migliorare la qualità finale ed eliminare eventuali problemi. Il processo è iniziato a gennaio 2017 e proseguirà fino al giorno del lancio ufficiale dello smartphone.

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