È necessario un approccio nuovo per analizzare e comprendere le opportunità e le caratteristiche della Rete. Partendo da questo presupposto, gli analisti di GfK Eurisko hanno realizzato un’indagine statistica per comprendere le nuove tendenze e sfatare i miti sul Web, un elemento sempre più pervasivo nella vita di tanti italiani.
Dalla ricerca emerge come a navigare con regolarità su Internet sia solamente il 42% della popolazione sopra i 14 anni, per un totale complessivo di circa 22 milioni di utenti in Italia. Entro i margini di questo ampio bacino si muovono realtà molto eterogenee tra loro e con pochi elementi in comune. Le uniche attività condivise, da tutte le fasce di utenti identificate dallo studio, sono la lettura della posta elettronica e l’utilizzo dei motori di ricerca. Per il resto, non sembra esistere un utente “tipico” del Web poiché lo smisurato numero di opportunità offerte dalla Rete rende estremamente diversificate le attività svolte online da ogni singolo individuo.
Secondo lo studio di GfK Eurisko non esiste inoltre un mondo virtuale per chi utilizza Internet. Tale definizione viene solitamente utilizzata da coloro che non navigano sul Web e che dunque percepiscono l’online come qualcosa di “altro”, distaccato dalla loro realtà. «Il Web è una realtà concretissima per chi lo usa ed è virtuale solo per chi non lo usa. È il media più aderente alla nostra vita quotidiana, si affianca ad attività umane preesistenti, petenziandole» ha dichiarato Edmondo Lucchi, direttore del dipartimento New Media di GfK Eurisko.
I dati statistici raccolti dalla società di rilevazione supportano del resto tale visione. Per la maggior parte degli utenti intervistati, Internet si rivela molto importante per coltivare i propri interessi, hobby e passioni personali, ma anche per comunicare con facilità con gli altri. Anche la possibilità di poter navigare liberamente, a zonzo per la Rete senza una meta precisa, viene indicato come un fattore molto importante, almeno quanto la possibilità di essere aggiornati sulle ultime notizie dal mondo.
Utenti e Rete si sono progressivamente integrati a vicenda, rendendo infine l’esperienza online un elemento naturale e ormai sempre più presente nella vita di circa metà della popolazione italiana. Oltre alle email e alla ricerca di informazioni, il Web viene sempre più utilizzato per trovare lavoro e aumentare le proprie competenze professionali. Anche grazie ai social network, si rivela crescente la quantità di utenti che utilizza quotidianamente Internet per scambiare messaggi e un po’ di chiacchiere con i propri contatti.
Infine, la ricerca di GfK Eurisko fornisce alcuni interessanti punti di riflessione sullo stato dell’ecommerce in Italia. Secondo la società di rilevazione, a disincentivare gli acquisti online non è la scarsa fiducia nei pagamenti elettronici, bensì la mancanza di un contatto diretto con il venditore e naturalmente la possibilità di vedere la merce prima del suo definitivo acquisto. L’esperienza positiva degli utenti con il commercio elettronico sembra comunque colmare la diffidenza iniziale dovuta alla mancanza di contatti “umani”: il 99% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto del servizio ricevuto online per l’acquisto di beni, e ben il 74% dà un giudizio complessivamente ottimo sulla propria esperienza di shopping in linea.
I dati raccolti nella ricerca dimostrano come alcuni luoghi comuni impediscano spesso agli operatori online di trarre il massimo dalle opportunità offerte dalla Rete. Falsi miti o convinzioni sbagliate portano a vedere il Web attraverso una lunga serie di stereotipi, che rendono più difficile la gestione delle campagne di marketing, la vendita dei prodotti e di riflesso la semplice esperienza d’uso dell’utente finale. Per GfK Eurisko, ripensare parte degli attuali modelli non significa solamente accantonare le visioni ormai superate legate a Internet, ma anche trovare nuove soluzioni in grado di rispondere ai desideri e ai bisogni degli utenti: i contenuti sono ormai ovunque, ma si rivela vincente chi riesce a organizzarli e a fornirli attraverso nuove piattaforme di intermediazione.