Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico per aggiornare le norme dell’UE in materia di telecomunicazioni (TLC). Il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, proposto dalla Commissione, stimolerà gli investimenti nelle reti ad altissima capacità in tutta l’UE, anche nelle zone remote e rurali. Le regole concordate sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di connettività dell’Europa e fornire a tutti nell’UE la migliore connessione Internet possibile, in modo che tutti i Paesi possano partecipare pienamente all’economia digitale.
Il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche prevede, innanzitutto, delle disposizioni in ottica 5G. L’Europa punta migliorare la diffusione del 5G, garantendo la disponibilità dello spettro radio 5G entro la fine del 2020 e fornendo agli operatori una garanzia di almeno 20 anni in termini di licenze. In secondo luogo, il nuovo regolamento ha affrontato anche il tema della concorrenza e si pone l’obiettivo di facilitare l’introduzione di nuove reti ad altissima capacità rendendo più prevedibili le regole per il coinvestimento e promuovendo la condivisione dei rischi nello sviluppo di queste reti.
Inoltre, il nuovo Codice europeo punta a promuovere una concorrenza sostenibile a vantaggio dei consumatori e un regime normativo specifico per gli operatori all’ingrosso. Ancora, le nuove norme garantiranno anche una più stretta cooperazione tra la Commissione e l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) nella supervisione delle misure relative alle nuove disposizioni chiave sull’accesso agli investimenti.
In sintesi, il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche punta a voler proteggere i consumatori indipendentemente dal fatto che comunichino tramite servizi tradizionali o basati su Web. Nello specifico, punta all’obiettivo di garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a servizi di comunicazione a prezzi accessibili, compreso l’accesso ad Internet, per servizi come l’amministrazione centralizzata, le banche online o le videochiamate. Il regolamento si prefigge anche l’obiettivo di garantire che le chiamate internazionali all’interno dell’UE non costino più di 19 centesimi al minuto, garantendo al tempo stesso che le nuove norme non distorcano la concorrenza, l’innovazione e gli investimenti.
Ancora, le regole puntano a voler fornire un accesso equivalente alle comunicazioni per gli utenti finali con disabilità; a promuovere una migliore trasparenza tariffaria e il confronto delle offerte contrattuali; a garantire una maggiore sicurezza contro hacking, malware ed altre minacce; a proteggere meglio i consumatori che sottoscrivono pacchetti di servizi in bundle; a semplificare la portabilità del numero; ad aumentare la protezione dei cittadini nelle situazioni di emergenza.