Europeana: sponsor privati e cultura gratuita online

Europeana: sponsor privati e cultura gratuita online

In questi giorni aprono i battenti di Europeana), la biblioteca digitale voluta dalla Commissione Europea con il programma “eContentplus“: si parte con una disponibilità di circa 2 milioni di contenuti digitali di varia tipologia, dai libri ai quotidiani, dai film ai manoscritti, dagli archivi fotografici alle opere di pittura.

Col passare del tempo, poggiando su una vasta rete di centri contributori, il materiale crescerà sempre più e probabilmente farà di Europeana uno dei crocevia più frequentati della cultura gratuita online.

Notoriamente, Google è già impegnato da tempo in un’iniziativa analoga. La società di Mountain View è arrivata a concludere un importante accordo con Oxford University Library Services (OULS) per la digitalizzazione di centinaia di migliaia di libri “di pubblico dominio” (cioè di libri su cui non pesa più il copyright, in sostanza anteriori al 1920).

Evidentemente, operazioni di questo tipo, generando traffico e mobilitando un target potenzialmente ben identificabile in base alle ricerche fatte, suscita interessi sul fronte del marketing online.

A proposito dell’accordo con Google, il direttore di OULS ha parlato di una tipica situazione “win-win”, quella in cui entrambi i partner conseguono grandi benefici da un’impresa comune. Tornando a Europeana, la cosa interessante è che nei documenti relativi al progetto, in previsione dei costi futuri e dei finanziamenti necessari, è stata avanzata l’ipotesi di collaborazione con sponsor privati nella logica del partenariato pubblico-privato.

Così si annuncia come una nuova frontiera del marketing online, tutta da esplorare, quella della sponsorship privata di iniziative che comportano la diffusione gratuita di contenuti e servizi di valore.

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