Eurostat ha diffuso il proprio report (file .pdf, 281Kb) contenente la fotografia dell’Europa informatica e dell’Europa del web. Alcuni dati emergono a denotare l’andamento della cultura informatica nella UE, ma tra gli aspetti più interessanti del report v’è il raffronto operabile tra il nostro paese, gli altri paesi dell’unione e la media della dimensione comunitaria. Questi alcuni degli spunti ricavabili:
- In Italia 47 case su 100 hanno un computer in dotazione. La media europea è di 54 con punte massime nell’Europa del nord (79% la penetrazione in Danimarca) e con le percentuali minori nell’Europa dell’est;
- La diffusione dei PC in Italia dipende molto dalla presenza o meno di bambini in casa e dalla dislocazione sul territorio: oltre il 60% delle case con un computer vede anche la presenza di un bambino (trattasi dunque di famiglie relativamente giovani), mentre zone ad alta, media e bassa densità di popolazione vedono percentuali di penetrazione di personal computer pari rispettivamente a 51%, 45% e 41%;
- Lo stesso discorso e le stesse proporzioni valevoli per la penetrazione dei pc vale anche per la penetrazione della connettività al web, il tutto con valori assoluti ovviamente ridotti. 34 case su 100 sono connesse a Internet, per la maggior parte in case ove sia presente almeno un bambino e dislocate in zone ad alta densità di popolazione (la città è ancor sempre giocoforza più informatizzata della campagna);
- L’anomalia della tabella sotto allegata (riportante i dati Eurostat) è nella sezione broadband, ove i valori italiani non sono riportati. Nelle note, inoltre, l’Italia non figura tra i paesi esclusi dal report per assenza di monitoraggio. Da notare come nel 2004 tale dato suggeriva una penetrazione in Italia del 51%;
- 84 studenti italiani su 100 godono di connessione a Internet, ma solo 9 pensionati su 100 navigano. Al tempo stesso la fascia di popolazione dotata di alta scolarizzazione ha un pc nel 79% dei casi (e naviga con una percentuale del 71%) contro il 18% della fascia a bassa scolarizzazione (che naviga nel 13% dei casi);
- In Italia 58 ragazzi su 100 nella fascia compresa tra i 16 ed i 24 anni navigano sul web (dato immutato rispetto al 2004). Il numero è decisamente inferiore alla media europea (75%) ed alle punte di diamante della comunità: nel nord Europa la fascia giovanile usa il web con percentuali che sfiorano il 100%.