La grande macchina dell’Eurovision Song Contest si è finalmente rimessa in moto. Il festival musicale più seguito in TV al mondo, con oltre 200 milioni di telespettatori per la finale del 2015, ha riaperto i battenti in quel di Stoccolma: ieri sera, infatti, si è tenuta la prima parte delle semifinali, con la nomina dei primi 10 finalisti da una rosa iniziale di 18 nazioni partecipanti. E mentre l’Italia è già qualificata alla serata di sabato, poiché Paese appartenente ai “Big Five” fondatori dell’iniziativa, sui social sembra non si parli d’altro che della kermesse. Un festival quest’anno fortemente orientato alla Rete, tra canali in live streaming, video pubblicati in tempo reale, attenzione ai social network e applicazioni dedicate, tanto che già spopola sulle piattaforme di streaming come Spotify.
Da sempre celebrazione del divertimento e dello spettacolo puro, non a caso è la dance il genere a farla da padrone negli ultimi anni, l’Eurovision Song Contest si caratterizza per una produzione solitamente mastodontica, curata nei minimi dettagli e sempre all’avanguardia in fatto di tecnologie di ripresa e di trasmissione. L’edizione del 2016 si tiene in Svezia, presso la Globen Arena di Stoccolma, dopo che lo scorso anno il cantante Måns Zelmerlöw si è aggiudicato la prima posizione alla kermesse austriaca. Un’edizione, quella inaugurata ieri sera, che non ha voluto ignorare i recenti avvenimenti del Vecchio Continente, dagli attentati di Parigi alla questione dei rifugiati: lo slogan ufficiale, “Come Together”, invita infatti le varie nazioni europee a rinnovare la propria unione, anziché accentuare i contrasti dovuti alla difficile gestione politica del momento. Un momento di condivisione in musica che, peraltro, da anni ospita molti più paesi di quanti effettivamente nell’Unione Europea: ad esempio, dal 2015 anche l’Australia è in gara, poiché una delle nazioni dove l’Eurovision Song Contest ha uno dei suoi maggiori seguiti.
Come già accennato, si tratta di un Eurovision molto orientato all’universo del Web, tanto che la prima serata di semifinali è stata per ore trending topic mondiale su Twitter. Il festival può essere seguito non solo sui canali nazionali, per l’Italia Rai 4 giovedì e Rai 1 sabato, ma anche sul sito ufficiale della kermesse e in diretta su YouTube. Non è però tutto, poiché l’Eurovision può contare sulla propria icona di Twitter, rappresentata da un cuore bianco e dalle varie bandiere nazionali, nonché di un’applicazione ufficiale già scaricatissima. E altrettanto gettonati sembrano essere i brani in gara, almeno sulle piattaforme di streaming. In attesa dell’attesissima esibizione di Justin Timberlake per la finale di sabato, la prima volta per una guest star di questo calibro, Spotify ha reso nota la classifica dei più ascoltati:
- Frans, If I Were Sorry – Svezia;
- Amir, J’ai cherché – Francia;
- Sergey Lazarev, You Are the Only One – Russia;
- Barei, Say Yay! – Spagna;
- Dami Im, Sound of Silence – Australia;
- Poli Genova, If Love Was a Crime – Bulgaria;
- Francesca Michielin, No Degree of Separation – Italia;
- Lighthouse X, Soldiers of Love – Danimarca;
- Douwe Bob, Slow Down – Paesi Bassi;
- Ira Losco, Walk on Water – Malta.
Facile notare come in questa prima classifica volino i rappresentanti delle “Big Five”, ovvero delle cinque nazioni di diritto in finale perché fra i membri fondatori dell’Eurovision, sebbene non si siano ancora ufficialmente esibiti in diretta. E tra questi si trova naturalmente anche la cantante scelta per l’Italia, Francesca Michielin, che dopo i successi di X-Factor e della seconda posizione di Sanremo, è pronta a presentare la versione bilingue di “Nessun grado di separazione” al mondo. Il prossimo appuntamento è giovedì, con la seconda parte delle semifinali, per poi celebrare la serata conclusiva sabato.