Evi potrebbe essere rimossa da App Store. L’assistente vocale alternativa a Siri, di cui si è parlato tanto nelle scorse settimane, rischia di scomparire dai device iOS a causa della troppa somiglianza con la voce originale di Apple. E fra i developer sono già partite le proteste.
Evi non dispone di tutte le caratteristiche di Siri, così come notato in un nostro recente esperimento, perché – oltre a non essere dotata di ironia – non può agire su elementi esterni all’applicazione stessa, come contatti, calendario e molto altro ancora. Ma l’assistente deve aver tuttavia spaventato Apple, considerato come funzioni egregiamente rispetto allo scopo per cui è stata creata: rispondere a quesiti ed effettuare ricerche sul Web.
Sono i rappresentanti di True Knowledge, i creatori di Evi su motore Nuance, a confermare al Mobile World Congress la possibile esclusione del software da App Store. Pare che l’ultimo aggiornamento di Evi abbia subito ben tre settimane di ritardo prima di essere approvato dalla Mela, perché Cupertino ne contesterebbe la somiglianza con Siri. E per far questo, si sarebbe appellata ai TOS per gli sviluppatori, ricordando come Apple disponga della possibilità di rimuovere app che siano “confondibili con un prodotto Apple già esistente”. Ma in questo frangente, quando confondibile è sinonimo di concorrente?
È quello che si è domandato William Tunstall-Pedoe, CEO di True Knowledge, il quale ha parlato ai microfoni di Tech Crunch:
«Non credo ci voglia troppa immaginazione per realizzare che “confondibile” sia un modo per dire “concorrente”. Le recensioni degli utenti e della stampa, con titoli come “Non c’è più bisogno di comprare un iPhone 4S, puoi scaricare Evi” o “Migliore di Siri” devono aver fatto cambiare idea ad Apple.»