Il conto alla rovescia per Windows 10 è ormai iniziato: il 29 luglio chi ha prenotato l’aggiornamento gratuito potrà essere tra i primi ad usufruirne, dopodiché il nuovo sistema operativo potrà arrivare su tutti gli utenti da Windows 7 in poi. La propensione all’aggiornamento sembra essere molto alta e il tasso di innovazione che viene riversato sul mondo Windows è altissimo: la logica “Mobile first, cloud first” permea ogni singolo aspetto della nuova release. Release, peraltro, che potrebbe essere l’ultima della serie: d’ora innanzi Windows sarà aggiornato con continuità e nella logica del servizio, cambiando radicalmente il modo in cui si è fino ad oggi pensato al sistema Microsoft.
Per scandire il conto alla rovescia al meglio abbiamo parlato di Windows 10 con Evita Barra, oggi Direttore della Divisione Windows in Microsoft Italia dopo aver supervisionato le attività del mondo Xbox fin dal 2005.
Intervista a Evita Barra
Quali sono gli elementi di Windows 10 che più di ogni altro ne caratterizzano l’esperienza dell’utente?
«L’esperienza degli utenti e quella delle organizzazioni sono esattamente l’obiettivo della missione e della strategia che Satya Nadella vuole per tutta l’azienda. Windows vuole permettere agli utenti non solo di fare di più, ma di fare quel che vogliono fare, nel momento in cui lo vogliono fare, nel luogo in cui desiderano farle. Ognuno di noi ha una vita digitale e la tecnologia abilita la realizzazione delle proprie funzioni. Windows 10 vuole offrire una esperienza semplice, accogliente: non deve essere la tecnologia a guidare il modo in cui si fanno le cose, ma deve essere piuttosto in grado di adattarsi per consentire alle persone di fare ciò che desiderano.
Windows 10, con una serie di elementi più tradizionali o più innovativi, si adatta al dispositivo che si sta utilizzando adattando (smartphone, tablet, grande schermo o altro) adattando l’interfaccia, non le cose che l’utente può fare. Oggi l’utente vuole poter accedere ai suoi file e alle sue applicazioni in maniera intuitiva e veloce (siamo abituati agli smartphone e questa esperienza guida oggi le aspettative), nonché personalizzata. Cortana, ad esempio, facilita e rende intuitiva l’interazione, ma al tempo stesso consente una personalizzazione forte del modo di “dialogare” con il sistema operativo. La capacità imparativa di Cortana facilita inoltre il rapporto tra il servizio e l’utente, rendendolo così specifico per l’utente in modo che la ricerca possa essere sempre più preventiva invece che reattiva.
L’utilizzo della penna nei dispositivi che lo prevedono come Surface Pro 3, il nuovo browser Edge, nonché il nuovo menu Start e la maggior sicurezza garantita sono alcuni degli elementi che cambieranno fortemente l’esperienza sul sistema operativo».
Il rapporto tra Windows 10 e gli italiani?
«Non è possibile fornire al momento dati su base italiana, ma in generale si contano già 5 milioni di persone che inviano feedback sull’esperienza sulle preview. Non solo: nel mese di giugno Windows 7 ha avuto una accelerazione fortissima, raggiungendo il 61% di market share. Visto che Windows 10 è un aggiornamento per sistemi da Windows 7 in poi, questi dati sono fortemente positivi e preludono ad un’ottimo esordio.
Una ricerca in Italia ha dimostrato come la propensione all’aggiornamento in Italia sia molto alta: un utente su due è pronto all’update, crescendo esponenzialmente tra gli appassionati di tecnologia. Inoltre la gratuità dell’aggiornamento ha incrementato ulteriormente il favore nei confronti di Windows 10 del 30%. Facilità, sicurezza, familiarità: sono questi gli ingredienti più apprezzati, mentre Cortana al momento incuriosisce ma non è ancora sufficientemente conosciuto».
Quanto Satya Nadella c’è in Windows 10?
«Tantissimo. Solo il concetto di legare una macchina a Windows Update è un concetto non più di sistema operativo, ma di servizio. Un servizio sempre innovativo, sempre aggiornato, sempre sicuro. Il concetto di mobilità non solo del dispositivo, ma delle esperienze, è un concetto che sta alla base di una strategia che è stata scritta da Satya: “Mobile first, cloud first“. C’è quindi molto di Satya Nadella in tutto ciò, così come il voler far partecipare gli utenti alle fasi di sviluppo».
Tutto ciò come si rifletterà sulla prossima ondata di device?
«A partire da fine agosto in poi ci sarà una nuova generazione di dispositivi, dapprima in ambito consumer e quindi in ambito professionale. Le nuove credenziali di accesso tramite biometria (lettura digitale, riconoscimento del volto, lettura dell’iride) faranno nascere nuovi hardware innovativi e nuovi servizi: Windows 10 avrà il ruolo di guidare questo nuovo tipo di esperienze tecnologiche. C’è sicuramente un elemento che riconoscono tutti gli analisti: la categoria dei 2-in-1 e dei convertibili è stata letta all’inizio come un tentativo ibrido di restare attaccati al mondo dei pc facendo l’occhiolino ai tablet, ma si sta dimostrando invece oggi la scelta hardware migliore per la maggior parte delle persone. Rendendo con Windows 10 l’identità ibrida il più possibile naturale, gli analisti prevedono una crescita esponenziale di questo tipo di prodotti, dunque è prevedibile soprattutto su questo fronte una forte innovazione».