Anche Expedia scende formalmente in campo contro Google portando avanti una propria accusa specifica contro il gruppo di Mountain View presso la Commissione Europea. Le indagini sul gruppo, giunte ormai alla vigilia di un primo verdetto, si arricchiranno pertanto di un nuovo capitolo e di nuove accuse, arricchendo il già ampio fascicolo che l’antitrust comunitaria, guidata da Joaquin Almunia, sta compilando attorno al caso.
Expedia punta il dito contro Google denunciando che le attività del motore di ricerca non sarebbero state portate avanti solo a danno di altre aziende, ma anche a danno dei consumatori. Il motore, leader assoluto in Europa del settore, avrebbe infatti operato al fine del mantenimento della propria quota di mercato con strategie volte a sfruttare tale posizione per consolidare la propria presenza ai danni delle opportunità di mercato della concorrenza.
Google vede contro di sé almeno una dozzina di gruppi (Microsoft in prima linea) schieratisi formalmente sul fronte avverso in attesa di una risposta dell’antitrust. E la risposta sta per arrivare: la Commissione Europea dovrebbe pronunciarsi entro poche settimane, probabilmente subito dopo la Pasqua.
Expedia aveva già messo sotto accusa Google per l’acquisizione della ITA Software, ma in questo caso l’iniziativa sarebbe di natura differente: la parte denunciante ha fatto sapere di avere in mano le pistole fumanti necessarie per dimostrare la colpevolezza del motore di ricerca e per esplicare le modalità con cui Google ha fatto fuori i concorrenti sostituendo alle ricerche organiche i propri stessi servizi.
Da Google non giunge al momento alcuna risposta: il gruppo non avrebbe ancora preso visione delle carte provenienti da Expedia.