Samsung ha confermato che il Galaxy S III integrerà il processore Exynos 4412 e, per la prima volta, utilizzerà una soluzione a singolo chip progettata internamente all’azienda per ridurre la dipendenza da Qualcomm. Nel frattempo sono emerse le prime informazioni sul chip dual core Exynos 5.
Samsung è leader mondiale nella produzione di chip per memorie DRAM e flash NAND, mentre per la parte radio ha finora utilizzato processori Qualcomm. Un dirigente dell’azienda coreana, che non vuole essere identificato, ha dichiarato che gli ingegneri hanno raggiunto ottimi risultati nella produzione di soluzioni a singolo chip, per cui è arrivato il momento di rompere il legame con Qualcomm.
Il Samsung Galaxy S III integrerà dunque un SoC (System-on-Chip) quad core Exynos 4412 prodotto a 32 nanometri e basato su Cortex A9, con frequenza di 1,5 GHz. Anche il core grafico sarà quad core (GPU ARM Mali), affiancato da un controller di memoria dual channel e da un media engine Neon a 64 bit. Si tratta di una soluzione sufficientemente potente da gestire agevolmente un display 3D a 1080p. Il passaggio ai 32 nanometri consentirà di tagliare i consumi del 26% e di incrementare l’autonomia della batteria fino al 50%.
Il produttore asiatico è comunque già al lavoro sulla serie Exynos 5, che potrebbe trovare posto anche su una versione potenziata del Galaxy S III. Il chip integra due core ARM Cortex A15 con frequenza di clock fino a 2 GHz, una GPU quad core ARM Mali T-604 MP4 e un controller a 64 bit che supporta memorie con frequenza di 1.600 MHz.
In definitiva, Samsung è pronta a realizzare “in casa” una piattaforma mobile completa, una soluzione Samsung per dispositivi Samsung. Qualcomm quindi perderà uno dei principali clienti, nonostante abbia recentemente annunciato un nuovo chip Gobi che supporta tutte gli standard di telecomunicazione mondiali.