Con Fable 3 si torna per la terza volta nelle terre di Albion, per il nuovo e atteso capitolo della saga di Fable, in arrivo il 29 ottobre per Xbox 360 e atteso entro la fine dell’anno per PC Windows.
Durante il tour dedicato alla presentazione, abbiamo potuto approfondire le novità del terzo capitolo dell’action-RPG creato da Lionhead Studios e pubblicato da Microsoft Game Studios, un’occasione ghiotta e impreziosita dalla presenza del mitico Peter Molyneux!
Già dal divertente e ironico filmato introduttivo, abbiamo capito lo spirito e il tema di Fable 3: in un ambiente di stampo steampunk d’inizio era industriale, un gallo protagonista involontario introduce i temi del gioco, cioè chi guiderà la rivolta in Albion 50 anni dopo gli eventi del secondo capitolo?
Dopo la presentazione di Fable 3 da parte del Direttore Creativo di Lionhead Studios, ci siamo potuti dedicare a una breve ma intensa sessione ludica, in cui abbiamo toccato con mano tutti i rinnovamenti applicati al motore di gioco, all’evoluzione del personaggio durante la storia, ma soprattutto all’interazione con gli NPC (non-player character), per un’esperienza più coinvolgente.
Fable 3 è ambientato ancora una volta ad Albion e il protagonista sarà il figlio (o la figlia, secondo la scelta del giocatore) dell’eroe di Fable 2. Anche in questo episodio saranno le scelte del giocatore a caratterizzare l‘aspetto fisico e caratteriale del personaggio. Il giocatore dovrà prendere delle decisioni, in base alle quali il protagonista diventerà buono o malvagio.
Inoltre sono state aggiunte nuove combinazioni di mosse, tuttavia non saranno più adottate le sfere di esperienza per modificare la corporatura del personaggio, lasciando anche quest’aspetto alle preferenze del giocatore.
Dovendo indicare un elemento che ha contribuito più di altri a esaltare la nostra esperienza di gioco, puntiamo il dito sull’interazione con i personaggi non giocanti, che hanno un ruolo importante nel condizionare il nostro percorso all’interno dell’universo di gioco. In Fable 3 i soggetti con cui andremo a interagire hanno caratteri diversi e un approccio differente e personale con il protagonista. Ciò influenza il proseguimento delle nostre azioni e l’evoluzione del protagonista.
Passo dopo passo, ad esempio, possiamo notare come perseverare in un comportamento “buono” o “malvagio” causerà conseguenze diverse, soprattutto nelle missioni secondarie e nel modo in cui gli NPC reagiranno a un nostro approccio. Si creano così infinite possibilità di variare la nostra esperienza di gioco, sempre particolare e differente.
La storia di Fable 3, però, è unica e la fine è invariabile, mentre invece cambia il mondo circostante secondo le esperienze collezionate, le missioni completate e i rispettivi esiti (sia sul mondo sia sul personaggio).
La longevità di Fable 3 prevede 15 ore, se fatto tutto di corsa tralasciando le missioni secondarie, altrimenti arriva tranquillamente alle 25 ore!
Abbiamo apprezzato anche la gestione del personaggio nel Sanctuary, il rifugio in cui si possono consultare la mappa del gioco, usare vestiti e armi diverse e modificare altre caratteristiche del personaggio (come capelli, occhi, pelle, ecc.), una sorta di menu 3D con un aiutante virtuale di nome Jasper. A seconda che si sia creato e sviluppato un personaggio positivo o negativo, l’aspetto delle armi cambia, facendo notare una sempre più grande attenzione per i dettagli.
Tutto è facilitato, come la consultazione delle missioni aperte e delle transazioni compiute o dell’archivio degli incantesimi nella Stanza del Tesoro. Con la Mappa, invece, si possono visualizzare le missioni nei vari villaggi, e fare viaggi rapidi per spostarsi.
Non ci resta che attendere il lancio ufficiale Fable 3, per il quale è prevista una precisa strategia di marketing, focalizzata su Village Maker: un’operazione che prevede la possibilità di cominciare a giocare online su un sito dedicato per poi trasportare nel gioco, una volta acquistato, quel che si è creato online, come il personaggio o le quest completate.