Una nuova acquisizione è stata portata a termine dal gruppo di Mountain View. Oggi Google annuncia di aver messo le mani su Fabric, team fondato nel 2011 e successivamente passato sotto il controllo di Twitter (nel 2013), autore di uno strumento chiamato Crashlytics, ben noto tra la community di sviluppatori come servizio per il report di crash, analisi sulla distribuzione delle applicazioni mobile.
La squadra si unirà al Google Developer Products Group, per lavorare a stretto contatto con quella di Firebase, altra realtà acquisita da bigG poco più di due anni fa. Le due piattaforme si fonderanno, per beneficiare l’una dei punti di forza dell’altra. Tutti i tool già a disposizione per chi ha scelto Fabric verranno mantenuti attivi, compresi il già citato Crashlytics e Answers, un servizio per interpretare le informazioni legate alle analisti statistiche e tradurle in un formato immediatamente comprensibile. Digits, altro servizio dedicato all’autenticazione tramite numero di telefono, resterà invece sotto la gestione di Twitter.
Non sono stati svelati i dettagli economici dell’accordo siglato. Stando al post condiviso sul blog ufficiale, per il momento gli sviluppatori non dovranno apportare alcuna modifica alle proprie applicazioni per continuare a utilizzare gli strumenti di Fabric. Non ci sono dettagli, invece, per quanto riguarda l’interfaccia Web o il supporto legato a piattaforme che non rientrano nell’ecosistema di bigG, come Unity o quelle di Apple.
In soli due anni, secondo i dati ufficiali, Fabric è cresciuto fino a raggiungere 2,5 miliardi di dispositivi mobile. I kit di Crashlytics e Answers sono stati di recente eletti come SDK più utilizzati a livello globale per quanto riguarda la stabilità e l’analisi delle applicazioni. La cessione da parte di Twitter potrà aiutare il social network da 140 caratteri a far cassa e proseguire così nel percorso di riassetto societario che nel mese di novembre è costato purtroppo anche la chiusura degli uffici nel nostro paese.