Che fine ha fatto Fabrizio Bona, l’ex amministratore delegato di Bip Mobile, che al momento del lancio dell’operatore virtuale profetizzava grandi traguardi come 1 milioni di utenti entro la primavera del 2014 ed addirittura 5 milioni entro 4 anni? Fabrizio Bona, dopo aver lasciato Bip Mobile 4 mesi fa, denunciando una situazione insostenibile per i piccoli operatori virtuali in Italia dove i prezzi wholesale sono troppo alti, ha trovato una nuova occupazione.
Proprio mentre si scatenava la bufera su Bip Mobile, Fabrizio Bona trovava lavoro presso Alitalia in qualità di capo della direzione commerciale (Chief Commercial Officer). Un bel salto per un personaggio che è stato protagonista in molte delle principali aziende italiane, con risultati non sempre propriamente eccellenti. A 37 anni Bona era già direttore commerciale dell’allora Omnitel-Vodafone. Da Vodafone è poi passato a Wind, sempre come direttore commerciale, dove però fu coinvolto in un’inchiesta di Report sui meccanismi di rivendita del traffico fisso-mobile tramite scatola GsmBox.
Da Wind, Bona passò poi a TIM dove nel 2010 fu licenziato in tronco da Franco Bernabè. I motivi dell’allontanamento furono spiegati nel calo dei ricavi del 10% nel 2010 e per aver scelto Belen Rodriguez come testimonial delle campagne pubblicitarie di TIM. Il resto è storia recente con il lancio di Bip Mobile, un progetto ambizioso che voleva ricalcare quanto visto all’estero, proponendo tariffe low cost, ma che di fatto si sta disfacendo come neve al sole.
Oggi, a 50 anni, secondo quanto riportato da Repubblica.it, Fabrizio Bona, mentre la sua creatura affonda, trova una più sicura collocazione presso l’ex compagnia di bandiera con buona pace per i dipendenti (presto forse ex dipendenti) dell’operatore virtuale e delle circa 220 mila utenze ad oggi ancora scollegate dalla rete.