È passato poco più di un mese dalla presentazione della criptpvaluta Libra da parte di Facebook e già sembra essere protagonista di una lunga serie di pubblicità fraudolente proprio sul social network. Lo riporta il Washington Post: una dozzina di account, pagine e gruppi falsi sono apparsi su Facebook e Instagram, presentandosi come rivenditori autorizzati per la valuta Libra, anche se non ancora disponibile. Dopo le segnalazioni gli account sono stati rimossi.
In alcuni casi le pagine false offrivano di vendere Libra a un prezzo scontato, se i potenziali acquirenti avessero visitato siti Web terzi, ovviamente fraudolenti. Molte pubblicità sembrano completamente legittime, utilizzando il marchio ufficiale di Facebook e alti valori di produzione, diffondendosi anche oltre il social, su Twitter e YouTube.
Facebook ha descritto approfonditamente Libra in un white paper ufficiale, dove si legge che la criptovaluta sarà supportata da asset reali, inclusi depositi bancari e titoli di Stato, nonché sistemi che consentiranno alle persone di acquistare e vendere Libra usando la valuta locale. “Crediamo che le persone avranno sempre più fiducia nelle forme decentralizzate di governance“, si legge nel documento. A governare la criptovaluta è un’associazione, la Libra Association, fondata da 28 membri tra cui PayPal, Visa, Mastercard, Vodafone, Iliad e molti altri in diversi settori.
In ogni caso diversi funzionati statunitensi hanno dimostrato grandi preoccupazioni per la sicurezza della valuta digitale: dalla paura che possa essere usata dai terroristi ai dubbi di Jerome Powell, chairman della Federal Reserve americana.
Solo l’anno scorso la stessa Facebook ha vietato gli annunci pubblicitari che promuovevano le criptovalute, mentre recentemente ha adottato misure più severe per limitare gli annunci-truffa. Il fatto che già esistano annunci del genere per Libra sicuramente non aumenta la fiducia nella criptovaluta.