Ogni giorno 890 milioni di persone si collegano in qualche modo a Facebook. Tutte assieme visualizzano oltre 3 miliardi di filmati, effettuano più di 1 miliardo di ricerche e registrano più di 7 miliardi di “mi piace” (una media di 8 mi piace al giorno per ogni utente attivo). Ogni giorno, inoltre, vengono condivise oltre 2 miliardi di immagini. E se questi numeri non bastano, si possono aggiungere oltre 30 miliardi di messaggi scambiati su WhatsApp, altra proprietà dell’impero Zuckerberg, scambiati ogni 24 ore.
Sono queste le cifre annunciate in occasione della trimestrale Facebook: 1,39 miliardi di utenti iscritti al social network, 700 milioni di utenti iscritti ai gruppi, 700 milioni su WhatsApp, 500 milioni su Messenger e 300 milioni su Instagram. Cifre da capogiro che, pur se a ritmi differenti tra le diverse proprietà, descrivono peraltro una community in continua ascesa che deposita giorno dopo giorno i propri dati personali, i propri gusti, le proprie abitudini e le proprie amicizie sui server di Menlo Park. Il mondo della finanza, che guarda anzitutto altri tipi di dati, non sembra però lasciarsi intimidire dalla potenza di fuoco del gruppo: al termine della presentazione le azioni FB scendono di quasi due punti percentuali, evidenziando il sostanziale allineamento tra risultati annunciati ed attese del mercato finanziario con un piccolo scarto in difetto nei margini attesi per azione.
Facebook, mobile first
Abbiamo fatto molto nel 2014. La nostra community continua a crescere e stiamo facendo progressi nel connettere il mondo
Mark Zuckerberg
Chi ipotizzava un depauperamento della community vede smentite le proprie previsioni: seppur in scia ad un ritmo giocoforza rallentato, Facebook continua a crescere ed a raccogliere nuovi proseliti, peraltro facendo il vuoto dietro di sé a colpi di acquisizioni che hanno tenuto lontane le principali minacce al network. Il successo nella dimensione mobile è evidente: 750 milioni di accessi al giorno avvengono da smartphone o tablet, con numeri che indicano una progressiva crescita soprattutto su questo fronte. Il tutto ha un riscontro diretto anche in ambito advertising: al cospetto di 3.85 miliardi di dollari di entrate nel trimestre, infatti, quasi il 70% proviene dalla realtà mobile.
Le entrate per l’intero 2014 sono state pari a 12,5 miliardi di dollari, in aumento del 58% rispetto all’anno precedente, con 11 miliari cash già in cassa per i prossimi investimenti. Ma il mobile, subito dopo essere diventato una autentica sfida, si è trasformato nel traino prima degli introiti del gruppo: la strategia in tal senso ha funzionato in modo egregio, raggiungendo in modo estremamente rapido gli obiettivi che Zuckerberg si era posto nei mesi passati.
L’azionariato non può che festeggiare, dunque: sebbene in quanto a monetizzazione si possa soltanto migliorare, all’orizzonte non si vedono minacce imminenti mentre nuove opportunità si presentano con l’aumentare progressivo della community iscritta.