Non è una sorpresa che Facebook ed in particoalre il suo fondatore e CEO Mark Zuckerberg credano nelle soluzioni legate allo sviluppo della realtà virtuale. Zuckerberg, in particolare, crede che questa tecnologia possa rappresentare la piattaforma informatica del futuro anche se ha ammesso che ci vorranno almeno 5-10 anni affinché la gente possa abbracciarla. E Facebook può davvero farcela visto che nel 2014 ha acquistato Oculus, nota società specializzata in prodotti VR che oggi commercializza l’apprezzato visore Oculus Rift. Un’acquisizione costosa visto che il social network spese ben 2 miliardi di euro per una tecnologia che allora era considerata una sorta di “salto nel buio”.
Ma oggi la realtà virtuale non è più considerata una moda passeggera e molte aziende stanno lavorando a soluzioni analoghe. Proprio per questo Facebook intende intensificare i suoi investimenti in questo settore mettendo sul piatto oltre 3 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni con l’obiettivo di portare la tecnologia VR alle masse. Queste dichiarazioni sono arrivate per bocca dello stesso Mark Zuckerberg durante l’audizione in tribunale del CEO di Facebook durante l’udienza che vede contrapposti proprio Oculus e ZeniMax. L’accusa sarebbe relativa ad un ipotetico furto di materiale coperto da Copyright. In buona sostanza, John Carmack, quando lasciò ZeniMax per approdare ad Oculus si sarebbe portato dietro alcuni programmi realizzati presso ZeniMax coperti da diritto d’autore. Da qui l’accusa. Oculus si difende respingendo ogni accusa e soprattutto non intende pagare i 2 miliardi di risarcimenti chiesti da ZeniMax.
Il dato più interessante, comunque, è la conferma che Facebook intende investire ancora ingenti quantità di risorse in questa tecnologia che nei prossimi anni sicuramente diventerà il baricentro di molti prodotti e servizi non solamente legati al social network.