Open Graph è probabilmente uno dei più importanti cambiamenti vissuti da Facebook sin dalla sua nascita, rivoluzionando l’interazione tra gli utenti ed il social network. Sin dal suo lancio nel mese di di settembre ha rappresentato il nuovo cuore pulsante del portale fondato da Mark Zuckerberg, come evidenziato da un dato reso noto nel corso degli ultimi giorni, il quale parla di ben 5 miliardi di contenuti musicali condivisi dagli iscritti nel corso degli ultimi quattro mesi.
Che il social network di Menlo Park sia caratterizzato da una spiccata tendenza alla multimedialità, del resto, è oramai un dato di fatto e quanto dichiarato da Dan Rose, vicepresidente del settore partnership di Facebook, ne è soltanto l’ultima dimostrazione. Numerosissime sono le applicazioni dedicate al campo musicale che consentono agli iscritti di condividere i propri brani preferiti, ascoltarli in streaming e rendere noti i propri gusti musicali, rendendo il social network più famoso al mondo un vero e proprio nuovo punto di riferimento per tale settore.
La collaborazione con nomi del calibro di Spotify, d’altro canto, rappresenta un chiaro esempio di come sempre più aziende cerchino di sfruttare la tendenza alla condivisione di contenuti multimediali da parte degli utenti, con un panorama del tutto nuovo che si staglia all’orizzonte. Uno degli elementi più sorprendenti di questo nuovo paradigma è poi la presenza di nomi non particolarmente noti all’interno delle classifiche degli artisti più condivisi, permettendo loro di avere maggiore visibilità a livello internazionale grazie ai social media.
La musica, insomma, ha iniziato a battere su Facebook da diverso tempo, modificando sostanzialmente il modo di concepire l’ascolto dei propri brani preferiti rispetto al passato. Nell’era digitale non serve prestare un CD, non è necessario passare un auricolare ad un amico: è sufficiente un semplice click su di un apposito pulsante per condividere una canzone non con una, ma con centinaia di persone contemporaneamente.