Facebook fa capolino in Cina: dopo infinite polemiche per l’oscuramento che il social network americano, così come altri siti, hanno subito nel paese asiatico in questi anni, per la prima volta sembra che le maglie della censura del Web messa in atto dal governo cinese si siano un po’ allentante, consentendo ad alcuni degli utenti di accedere al sito, anche se la maggioranza della popolazione rimane al momento ugualmente tagliata fuori.
Secondo le notizie che arrivano dalla Cina, pare infatti che alcune aree di Pechino riescano ad accedere a Facebook. Le fonti precisano che non si tratta di un’operazione di hacking volta a superare i filtri imposti dallo Stato, bensì di un vero e proprio accesso al sito ottenuto senza passare per il tipico VPN (Virtual private networking).
Al momento non è chiaro se si tratta di un problema tecnico al sistema di firewall che filtra la navigazione dei cittadini o se l’accesso a Facebook, seppur limitato a poche aree, sia stato autorizzato dal Governo. La notizia, in quest’ultimo caso, avrebbe un valore assai rilevante, anche perché una potenziale apertura sul fronte della censura potrebbe comportare l’accesso a fonti di informazione indipendente a oltre 500 milioni di utenti, cioè tanti quanti sono gli internauti cinesi.
La vicenda potrebbe anche essere collegata all’azione eclatante di cui avevano parlato gli hacker facenti parte degli Anonymous, i quali avevano di recente minacciato azioni contro il firewall utilizzato dal Governo di Pechino per attirare l’attenzione sul problema della censura che vige nel paese. Dalla Cina non arrivano invece notizie riguardo uno sblocco di altri grossi nomi del Web attualmente preclusi al pubblico, nomi tra i quali figurano quelli di YouTube e Twitter.