Il Registro Attività è stato introdotto lo scorso anno da Facebook, consentendo così di poter consultare una sorta di cronologia che ripercorre tutte le interazioni con il social network, come i click sul pulsante “Mi piace”, i commenti lasciati o le condivisioni con la lista degli amici. Nel fine settimana la società di Mark Zuckerberg ha annunciato una novità riguardante lo strumento: l’inclusione delle ricerche effettuate.
Come è possibile leggere in un breve intervento pubblicato sul blog ufficiale, anche in questo caso le informazioni resteranno visibili esclusivamente all’utente, per ovvie ragioni legate alla tutela della privacy. Inoltre, in qualsiasi momento è possibile scegliere di eliminare una delle ricerche o tutte quelle effettuate in passato.
Come spesso accade, la novità è al momento disponibile solo per una piccola fetta degli oltre 950 milioni di account attivi, ma verrà estesa a tutti nel giro di poche settimane. Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, è possibile accedere al Registro Attività semplicemente recandosi sulla pagina del proprio profilo Facebook e cliccando sul pulsante presente nella parte superiore destra, appena sotto la copertina (come mostrato nell’immagine allegata).
La pratica di conservare nel proprio database le ricerche non rappresenta di certo una novità nel panorama del Web 2.0. Aziende come Google lo fanno ormai da tempo, con l’obiettivo di mostrare su monitor o display inserzioni pubblicitarie mirate e risultati inerenti ai gusti personali dell’utenza. Al momento non è chiaro se anche Facebook, con una mossa simile, abbia intenzione di fare altrettanto, ma un suo interesse per l’ambito dei motori di ricerca è già stato protagonista di un recente rumor.