Facebook: ancora novità per la gestione dei dati degli utenti

Facebook: ancora novità per la gestione dei dati degli utenti

Facebook e la privacy, un rapporto a tratti difficile e irto di polemiche più o meno fondate che si arricchisce continuamente di nuovi particolari. Particolari come le novità aggiunte oggi dal team che gestisce il celebre social network.

Singolare attenzione meritano le modifiche relative alla gestione dei dati degli utenti che potrebbero essere utilizzati dai partner di Facebook, partner con cui la società avrà stretto degli specifici accordi commerciali che potrebbero comportare, per gli utenti, la circolazione verso siti terzi dei propri dati, un aspetto cui solitamente va prestata molta attenzione finito troppo di frequente, non a caso, al centro delle polemiche riguardo il rischio privacy che i social network comportano.

In questo caso, Facebook sembra comportarsi però in maniera alquanto trasparente, avvisando con dovuto anticipo, gli accordi di cui si parla nella comunicazione non sono ancora tecnicamente attivi né sono stati resi noti, gli iscritti e spiegando per tempo come agire in caso si desideri tutelare i propri dati al fine di scongiurare la loro diffusione su altri siti di operatori diversi da Facebook stesso, come recita il comunicato emesso:

Per garantire l’utilità della tua esperienza sociale fuori da Facebook, occasionalmente dobbiamo fornire le tue informazioni generali a siti Web e applicazioni di terzi preapprovati che usano la Piattaforma nel momento in cui vi accedi (se contemporaneamente sei su Facebook). Analogamente, quando i tuoi amici visitano un’applicazione o un sito Web preapprovato, quest’ultimo riceve le informazioni generali su di te e anche i tuoi amici si possono connettere al sito Web (se possiedi anche un account per quel sito Web).

Tutto ruota attorno a Facebook Connect, con un sistema che consentirà ai siti partner di ricevere informazioni sul profilo di ogni utente al fine di poter adattare e personalizzare al meglio i servizi che saranno offerti agli utenti provenienti da Facebook e di cui, appunto, si conoscono già gusti e abitudini acquisite in base alle esperienze sul social network.

In teoria, il tutto comporterà un miglioramento dei servizi offerti, che saranno più aderenti al profilo personale di ognuno, tali da poter essere considerati quasi fatti “su misura”, ma come sempre capita c’è anche il risvolto delicato relativo alla privacy, ragion per cui potrebbe anche dar fastidio a qualcuno che i dati finiscano in mani di aziende con cui non si è avuto prima un contatto diretto.

In questo caso sarà data la possibilità di negare tale consenso, perdendo i vantaggi sopra riportati, ma avendo la garanzia che i propri dati non verranno condivisi con i partner del sito di Zuckerberg.

Gli altri dettagli saranno invece di minore importanza pur essendo sempre legati a nuove disposizioni per la privacy che sono già state messe a disposizione della community per poter essere discusse, approvate, o comunque commentate nella più tradizionale natura social propria di questi servizi.

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