Facebook apre ai microformati

Facebook ha introdotto nuove funzionalità dedicate agli sviluppatori ed è stato aggiunto il supporto ai microformati.
Facebook apre ai microformati
Facebook ha introdotto nuove funzionalità dedicate agli sviluppatori ed è stato aggiunto il supporto ai microformati.

Facebook ha introdotto nella propria piattaforma alcuni aggiornamenti dedicati agli sviluppatori, con cui apporta una serie di aggiunte quali una nuova opzione per i Crediti, modifiche alle risorse a disposizione degli sviluppatori, alle API grafiche ed è inoltre stato aggiunto il supporto ai microformati.

I microformati sono una serie di semplici formati aperti costruiti su standard ormai largamente adottati. L’aggiunta fornisce agli sviluppatori un modo per analizzare le informazioni su un determinato profilo, gli aggiornamenti di stato, le foto e i video pubblicati da un account su Facebook, espandendo notevolmente le possibilità ai developer che tentano di sfruttare i dati sul social network. Tuttavia questi possiedono un limite, ovvero forniscono solo determinate informazioni e non gli URL, numeri di telefono o indirizzi email, a differenza di quanto fa il Google Takeout che il gruppo di Mountain View ha introdotto in Google+. L’approccio è differente, insomma: Google consente di esportare in toto le informazioni, Facebook consente di sfruttarle su un percorso che va comunque a ridurre il gap imposto da Google+.

Facebook permette inoltre ora di utilizzare una semplice struttura per consentire agli sviluppatori di introdurre i Crediti nei logo giochi: l’utente si ritroverà tra l’altro con meno opzioni e per i developer sarà più semplice convincere l’utente all’acquisto d’impulso di qualche contenuto extra per espandere le possibilità nei propri giochi. Tra le risorse messe poi a disposizione di chi sviluppa un gioco o un’applicazione, vi è ora l’invio automatico di un’email che avvisa quando si ha un feedback eccessivamente negativo per una determinata applicazione. Gli sviluppatori avranno poi 48 ore di tempo per risolvere i problemi prima che i contenuti vengano rivalutati da Facebook.

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