Facebook ha deciso di inserire alcune restrizioni per la fruizione dei video contenenti scene forti o di violenza condivisi attraverso il social network. Sono tantissimi, infatti, ogni giorno, i video che sono caricati all’interno di Facebook da parte degli utenti e condivisi pubblicamente. Alcuni, la maggior parte, sono divertenti, ma può capitare che alcuni di questi contengano immagini o sequenze molto forti, inadatte ad un pubblico di minori. Un problema serio, visti i molti ragazzi che affollano il social network, amplificato anche dal fatto che i filmati condivisi all’interno della piattaforma si avviano automaticamente. Per il minore, o la persona particolarmente sensibile, il rischio di accedere involontariamente a contenuti non adatti è dunque molto alto.
Facebook sta dunque tentando di risolvere questo problema adottando alcune specifiche misure per impedire che i minori possono accedere con facilità ai filmati contenenti scene inappropriate per la loro giovane età. Questo non significa che il social network eliminerà i video dai contenuti forti o che sospenderà la funzione di auto avvio ma semplicemente inserirà un avviso che il filmato che sta per partire include scene forti o di violenza e permetterà solo in questi specifici casi l’avvio manuale. Gli avvisi compariranno a tutti gli iscritti minori di 18 anni. Non è dato di sapere con precisione come il social network valuti un filmato “violento”, tuttavia è apprezzabile lo sforzo per cercare di offrire un ulteriore livello di protezione agli iscritti più “deboli”.
Facebook in passato era stato infatti più volte criticato per la facilità con cui erano condivise immagini e video violenti attraverso la piattaforma. Questo, soprattutto alla luce del fatto che sebbene sia vietata l’iscrizione ai ragazzi sotto i 13 anni, sono comunque tanti i minori che barano sulle loro generalità pur di iscriversi.
La notizia del nuovo passo di Facebook per la difesa dei minori ha portato a molti commenti positivi tra cui quelli di Childnet International, un ente di beneficienza di Londra che fa parte del gruppo sulla sicurezza di Facebook.
Tuttavia, per lo psicologo Arthur Cassidy non è ancora abbastanza in quanto questo filtro non impedisce comunque ai ragazzi di accedere ai contenuti del video aggirando le restrizioni e gli avvisi di sicurezza.