Facebook ha annunciato una nuova funzione che tenta di unire l’intera community attorno ad un comune linguaggio. Grazie ad un sistema di traduzione automatico, infatti, tutti potranno godere dei contenuti di qualsiasi pagina facendo leva sulla tecnologia messa a disposizione da Microsoft Bing. Ed il vantaggio per i due gruppi sarà, ovviamente, reciproco.
Quando un utente di lingua italiana si troverà su di una pagina in lingua inglese (esempio), troverà un piccolo pulsante “traduci” sotto ogni elemento della pagina stessa (status, link condivisi, attività, eccetera). Un semplice click consente di accedere alla traduzione immediata del testo, ma non solo. L’utente ha infatti anche la possibilità di accedere all’apposita applicazione che offre un ruolo attivo nella traduzione, consentendo così una collaborazione collettiva per tradurre i contenuti che Bing non è stato in grado di traslare in modo soddisfacente tra una lingua ed un’altra.
Il peso della community potrà così migliorare sia Facebook che Bing: da una parte, infatti, le traduzioni corrette potrebbero sostituire quelle automatiche nel caso in cui la cosa fosse avvalorata dagli algoritmi del sistema; per contro, Bing avrà a disposizione un importantissimo campo di verifica sul quale plasmare la propria tecnologia e migliorarne l’efficacia status dopo status, traduzione dopo traduzione.
Facebook adotta il meccanismo di traduzione di Bing a poche settimane dall’annuncio delle API con cui il motore di ricerca Microsoft ha messo medesimo tool nelle mani di qualsiasi utente che lo voglia integrare sul proprio sito Web. Mentre le API per le traduzioni di Google stanno per diventare a pagamento (a partire dal mese di dicembre, con un prezzo di circa 0.05 dollari per pagina), Microsoft cerca quindi di sostituirne il ruolo presentandosi con Facebook in qualità di primo testimonial e fondamentale tester.
Microsoft mette così inoltre a frutto l’importante investimento infuso in Facebook quando il social network era ancora in fasce. Steve Ballmer credette fin dall’inizio nella creatura di Mark Zuckerberg ed il tempo ha dato ragione alla sua strategia: oggi Bing anima mappe, ricerca e traduzioni di quella che è la community più importante al mondo.