Chi ci guadagna dall’approdo in Borsa di Facebook? Il fondatore, ovviamente. Ed il suo team. A cui si aggiungono gli investitori e tutti coloro i quali hanno avuto la possibilità di scommettere sul social network durante le prime fasi dell’esordio. Da oggi in poi potranno anche guadagnarci gli investitori che crederanno in Facebook, a patto che la crescita possa continuare così come successo fino ad oggi. Ma nel grande giorno dell’esordio qualcuno diventerà automaticamente miliardario.
E questi sono i loro nomi, alcuni dei quali ormai già ampiamente noti (i relativi valori sono basati sulla quotazione d’esordio di 38 dollari e computati sulla base del numero di azioni messe in vendita e sul numero di azioni conservate):
- Mark Zuckerberg: 1.5 miliardi di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 19.14 miliardi ancora a disposizione;
- Dustin Moskovitz: 285 milioni di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 4.8 miliardi ancora a disposizione;
- Peter Thiel: 848 milioni di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 852 milioni ancora a disposizione;
- Mark Pincus: 4.1 milioni di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 158 milioni ancora a disposizione;
- Sean Parker: 38 milioni di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 2.27 milioni ancora a disposizione;
- Reid Hoffman: 412 milioni di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 138 milioni ancora a disposizione;
- Jim Breyer: 125 miliardi di dollari incassati ed un pacchetto azionario del valore di 320 milioni ancora a disposizione.
A questi nomi si aggiungeranno inoltre gli incassi dei vari fondi di investimenti quali Accel Partners (2 miliardi in cassati, 4,72 miliardi a disposizione), DST Global (2 miliardi di dollari incassati, 3 miliardi a disposizione), Goldman Sachs, Elevation Partner, Mail.ru ed altri ancora. Nel gruppo occorre ricordare anche la presenza della Microsoft: il gruppo di Steve Ballmer metterà sul mercato 287 milioni di dollari in azioni, recuperando così l’investimento offerto a Mark Zuckerberg in passato, e tratterrà azioni per 959 milioni di dollari utili più nell’ottica di una collaborazione ravvicinata con il social network che non per una reale ambizione di investimento.
Il gruppo Facebook conta di raccogliere al proprio esordio poco più di 16 miliardi di dollari, capitale con il quale andrà a finanziare gli investimenti futuri del gruppo ed a compensare i fattori di rischio attualmente pendenti sull’azienda (dalla vertenza con Yahoo ai problemi con l’advertising, mine vaganti di una quotazione che parte comunque da una quotazione che è già record).