Facebook cambia le regole. Di nuovo

Facebook ha proposto agli utenti una nuova versione delle norme che regolano il rapporto tra community e servizio. In particolare si avvisa del fatto che i dati potranno in futuro essere usati da siti terzi pre-approvati ed utilizzanti Facebook Connect
Facebook cambia le regole. Di nuovo
Facebook ha proposto agli utenti una nuova versione delle norme che regolano il rapporto tra community e servizio. In particolare si avvisa del fatto che i dati potranno in futuro essere usati da siti terzi pre-approvati ed utilizzanti Facebook Connect

Facebook cambierà nuovamente le proprie regole nel modo in cui il servizio si rapporta alla propria community da 400 milioni di utenti. Lo farà perchè, spiega tramite il blog, è semplicemente cosa necessaria: «Tuti i servizi sul web occasionalmente debbono cambiare la propria policy per poter accogliere nuovi prodotti. Possono semplicemente non dirvi niente su questi cambiamenti, o al massimo darvi un avviso anticipato. Oggi vi stiamo consegnando questo avviso ed iniziamo il processo di ascolto dei vostri feedback».

Così come avvenuto in passato, insomma, Facebook presenta le modifiche che sta apportando nel rapporto con i propri utenti (modifiche il più delle volte, in passato, basate sul compromesso tra privacy ed esperienza sul social network): gli utenti hanno la possibilità di commentare le modifiche apportate e, nel caso in cui si manifestassero seri problemi nel recepire i cambiamenti previsti, il gruppo ha la possibilità di intervenire per adeguare il linguaggio o preparare campagne informative finalizzate a chiarire le proprie motivazioni.

Nel caso specifico le modifiche saranno varie, ma alcune meritano focus particolare. Tra queste ultime v’è un intero capitolo a cui prestare attenzione specifica:

«Per garantire l’utilità della tua esperienza sociale fuori da Facebook, occasionalmente dobbiamo fornire le tue informazioni generali a siti Web e applicazioni di terzi preapprovati che usano la Piattaforma nel momento in cui vi accedi (se contemporaneamente sei su Facebook). Analogamente, quando i tuoi amici visitano un’applicazione o un sito Web preapprovato, quest’ultimo riceve le informazioni generali su di te e anche i tuoi amici si possono connettere al sito Web (se possiedi anche un account per quel sito Web). In questi casi, tali applicazioni e siti Web devono superare un processo di approvazione e sottoscrivere accordi distinti a protezione della tua privacy. Tali accordi comprendono, ad esempio, disposizioni sull’accesso e l’eliminazione delle tue informazioni generali, oltre alla possibilità di esclusione, da parte tua, di tale opzione di condivisione. Puoi anche rimuovere da qui un’applicazione o un sito Web che hai visitato oppure impedire da qui ad applicazioni e siti Web di ottenere le tue informazioni generali quando li visiti. Inoltre, se ti disconnetti da Facebook prima di visitare un’applicazione o un sito Web preapprovato, quest’ultimo non sarà in grado di accedere alle tue informazioni. Puoi visualizzare l’elenco completo dei siti Web preapprovati nella nostra pagina di informazioni sulla Piattaforma».

Facebook spiega che v’è in preparazione una collaborazione con alcuni siti web terzi pre-approvati con i quali verrà gestita una esperienza particolare di navigazione basandosi sulle caratteristiche dell’utente. Tramite Facebook Connect, insomma, il sito è in grado di capire chi è l’utente, quali sono le sue specificità e quali possono essere le informazioni che maggiormente interessano. Il team al momento non fa nomi sui partner coinvolti nel progetto, ma è presumibile ad esempio una collaborazione con Bing tale per cui il motore è in grado di modificare i risultati restituiti sulla base degli interessi manifestati sul social network, le scelte precedenti della propria lista dei contatti o altro ancora. Agli utenti verrà ovviamente offerto un “opt-out” con cui rifiutare volontariamente l’uso dei dati ai fini indicati. Tale opzione non è però al momento disponibile, così come i dati ancora non sono utilizzati da siti terzi e la regola è pertanto soltanto ipotizzata ai fini di un uso futuro. L’utenza è avvisata, insomma: se non si procederà proattivamente al rifiuto, i dati saranno automaticamente offerti ai siti terzi in partnership. In caso di silenzio-assenso, invece, l’utenza avrà a disposizione esperienze migliorate e qualcosa che, è presumibilmente ipotizzabile, verrà accettato come una moneta di scambio.

Cambia, inoltre, la regola relativa alle “location”: il concetto di “luogo” è completato dal concetto di “pagina”, permettendo così il riferimento diretto ad una attività piuttosto che ad una posizione. Facebook promette nuovi dettagli in proposito appena un nuovo servizio facente riferimento alla nuova regola sarà pronto a giungere online.

Ulteriori migliorie sono relative ad una serie di disposizioni per la tutela della privacy, affinando alcuni difetti evidenziatosi in passato.

Gli utenti italiani possono commentare le modifiche capitolo per capitolo tramite l’apposito (del tutto apprezzabile) sistema di consultazione della policy. I commenti possono essere aggiunti sui singoli aspetti del regolamento chiedendo chiarimenti o suggerendo modifiche: il tutto verrà passato al vaglio al fine di migliorare le regole e, soprattutto, facilitarne la semplice approvazione da parte di una community in cui la fiducia per il servizio è essenziale per il proseguimento del rapporto tra le parti.

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