Facebook sta sviluppando chip proprietari in grado di analizzare e filtrare i contenuti video in tempo reale, aprendo la strada alla possibilità di sostituire potenzialmente i moderatori umani. Con lo streaming sul social network che cresce esponenzialmente e con le critiche piovute addosso alla società sul fatto di non riuscire ad arginare adeguatamente il fenomeno delle molestie online e dei contenuti violenti, questo progetto rappresenterebbe per Facebook una soluzione molto importante.
Attualmente, Facebook fa affidamento sia su di un sistema automatizzato che su di un team umano di moderazione. Questo team lavora 24 ore su 24, analizzando sia le segnalazioni degli utenti che si imbattono in contenuti potenzialmente illeciti, che quelle dei sistemi automatizzati. Un sistema che si è rivelato, nel tempo, non sempre efficace e nemmeno troppo rapido. Proprio per questo, il social network sta cercando alternative. Tra le possibili strade da seguire proprio quella di creare un chip in casa che sia maggiormente efficace e anche più efficiente dal punto di vista energetico nell’analizzare e filtrare i video live. Il progetto è stato rivelato da Yann LeCun, chief artificial intelligence scientist di Facebook, alla conferenza Viva Technology di Parigi.
L’obiettivo che si pone il social network è chiaro e cioè bloccare sul nascere tutti quei video live che potrebbero contenere al loro interno contenuti illeciti come pornografia e violenza.
L’idea è di utilizzare un chip per l’intelligenza artificiale che verrebbe utilizzato esclusivamente per l’analisi dei video e della valutazione in tempo reale del loro contenuto. Questo tipo di analisi non è impossibile con l’hardware di oggi, tuttavia richiede in genere notevoli quantità di potenza di calcolo. Ciò ha gravi implicazioni sul consumo energetico e sui costi.
Facebook, dunque, sta lavorando per realizzare un chip che possa superare questi problemi ed essere utilizzato efficacemente per individuare i contenuti illeciti nei video. Non è, comunque, la prima volta che si sente parlare della volontà di Facebook di realizzare chip in casa. Nel mese di aprile, infatti, alcuni report affermavano che il social network stava lavorando a soluzioni realizzate in casa da utilizzare sui suoi server.