La peculiarità dei social network è quella di interconnettere le persone non solo spazialmente distanti, ma anche correlate da altri fattori quali le conoscenze in comune, gli interessi, gli studi effettuati e molto altro ancora. Quel che, tuttavia, siti come Facebook o Twitter non mettono in evidenza è l’intreccio visivo di questa rete di relazioni, ovvero una vera e propria mappa dei contatti che quotidianamente vengono scambiati tramite questi servizi. Da qualche tempo LinkedIn offre l’applicazione InMap per ovviare a questo scopo, ma vi è una procedura altrettanto interessante applicabile a una moltitudine di servizi del Web.
Per scoprire, ad esempio, la conformazione della mappa dei propri contatti su Facebook, basterà armarsi di pochi tool e di tanta pazienza. Per prima cosa, sarà necessario reperire un apposito file in formato .gdf, ovvero un documento di testo che racchiude le principali informazioni sugli amici virtuali quali sesso, età, lingua e numero dei post in bacheca. Per far questo, basterà accedere all’apposita applicazione Netvizz, spuntare i parametri che più interessano, avviare il processo di generazione della lista e scaricare il file .gdf una volta terminata l’operazione.
Ottenuta la lista, è necessario trasformare i dati in una rappresentazione grafica. A questo scopo, bisogna reperire in rete un software idoneo, come ad esempio GUESS o Gephi. Il primo è disponibile esclusivamente per Windows. Il secondo, oltre ad essere multipiattaforma, consente anche di creare grafici particolarmente d’impatto e molto curati dal punto di vista grafico.
Ipotizzando di utilizzare Gephi come software di preferenza per l’analisi, basterà importare il file precedentemente scaricato per visualizzare una prima mappa, dove ogni punto rappresenterà un nodo del network collegato agli altri a seconda delle caratteristiche impostate nell’antecedente fase di generazione dei file. È quindi possibile procedere modificando la mappa, sia scegliendo uno dei tanti layout preimpostati che manualmente, per mettere in evidenza una particolare caratteristica della rete. Si possono, ad esempio, differenziare con colori diversi i contatti fra di loro accomunati da un determinato fattore quale la provenienza geografica o il settore di lavoro, oppure evidenziare singoli nodi a seconda della loro centralità rispetto a tutti gli elementi della mappa. Le potenzialità sono davvero infinite e, per i dettagli d’utilizzo, si consiglia la lettura di questo apposito tutorial. Raggiunta una rappresentazione visuale soddisfacente, sarà possibile sia salvare il progetto per future modifiche che esportarlo in formato PDF/SVG per riutilizzarlo in composizioni esterne o condividerlo tramite siti Web e social network.
L’intero procedimento si rende particolarmente interessante non solo perché permette di percepire a colpo d’occhio l’intensità della propria rete sociale, ma anche perché si presta a utili scopi d’analisi. Basti pensare, giusto per fare un esempio, come il metodo possa essere sfruttato per evidenziare gli opinion leader di una rete sociale, ovvero quegli utenti attorno a cui si snodano, e si generano, le più ampie comunicazioni del social network. Le possibilità, come indicato poc’anzi, sono davvero infinite.