Chi ci guarda di più, chi frequenta di più il nostro diario, chi ci legge? Su Facebook la domanda più banale è sempre stata quella destinata a rimanere senza risposta. Per un motivo semplice: il funzionamento stesso del social network è basato su algoritmi che non vediamo e di cui utilizziamo alcuni strumenti in funzione di scelte che avvengono altrove.
Nei primi anni del boom di Facebook si sono sprecate le applicazioni – poi man mano cancellate o dimenticate – che promettevano di scoprire chi ci seguiva di più, chi si o ci cancellava dall’elenco dei nostri amici e così via. Alcune di queste sono ancora molto popolari, ed esiste persino un Unfriend Day perché la rete sociale sul web è un flusso, non è mai statico, ma viverci dentro spesso impedisce di osservarlo dall’alto. Statisticamente e non solo.
Per avere un’idea, generale, di chi ha una relazione speciale con noi e con chi noi ci intratteniamo di più, si possono sfruttare alcuni algoritmi di Facebook, a sua insaputa. Ad esempio, aggiornando la pagina del diario (basta cliccare di continuo F5) noterete che il riquadro degli amici tende a farci vedere una combinazione sempre diversa di alcuni di loro. Questi sample, in realtà, sembrano prendere in considerazione quelli che hanno più relazione con noi, perché guardando con attenzione, alla fine sono sempre gli stessi 10 o 15.
Esiste anche una teoria riguardo alla visualizzazione: secondo Science 2.0, negli Eventi e nella barra della ricerca, i primi cinque nomi che compaiono – nel primo caso vicino al nostro quando siamo invitati allo stesso evento, nel secondo quando cominciamo a scrivere e il sistema completa il nome col riconoscimento automatico – non sono in ordine alfabetico (e questo corrisponde al vero), bensì sarebbero il frutto di qualche calcolo del sito che premia gli amici che ci hanno visitato di più. Noi non lo sappiamo, ma Facebook sì.
Naturalmente se il diario su Facebook è molto aperto ai contenuti pubblici oppure se utilizziamo gli aggiornamenti feed, la lista dei suggerimenti di amici che potremmo conoscere è un indizio molto fondato su chi già ci segue, ci “spia”.
Una chicca per i più curiosi: TheKeesh ha creato un geniale bookmarklet che ribalta la prospettiva: basta trascinare l’applicazione java sulla barra del browser e il Facebook Friends Ranking produrrà ogni volta che si vuole un elenco aggiornato con un indice che calcola la classifica delle persone che Facebook considera, algoritmicamente, le più attenzionate dalla nostra attività sul social.
Insomma, per ricordarsi che là fuori ci possono essere insospettabili guardoni della nostra vita su Facebook, ma spesso ce n’è uno anche dentro di noi.