Facebook ha presentato alla Security and Exchange Commission la documentazione necessaria alla quotazione in Borsa. All’interno della documentazione sono presenti tutti i dati e le informazioni utili per capire esattamente l’azienda, il suo modo di operare, il suo impatto sul mercato e le sue potenzialità di mercato. Tra i numero svelati, ve ne sono due particolarmente importanti: 845 milioni di utenti iscritti, 483 milioni di utenti attivi. Quest’ultima valutazione, però, merita un approfondimento poiché l’ambiguità potrebbe celare una realtà differente da quella apparente: quando un utente può dirsi “attivo”?
Facebook ha una spiegazione molto precisa per definire l’utente attivo, e quel che ne emerge è qualcosa di parzialmente nuovo rispetto a quanto si sapeva fino ad oggi. Spiega infatti il gruppo a pagina 43 della documentazione consegnata alla SEC:
Noi definiamo gli utenti attivi mensili come utenti registrati a Facebook che si sono loggati ed hanno visitato Facebook attraverso il nostro sito o in mobilità, o hanno agito per condividere contenuti o attività con noi tramite i loro amici o tramite connessioni a siti web terzi che integrano il plugin di Facebook, il tutto nei 30 giorni precedenti alla data della misurazione.
Fino ad oggi era noto il fatto che l’utenza attiva su Facebook (il parametro che più di ogni altro ha segnato la differenza rispetto ai network concorrenti in virtù del grande coinvolgimento di cui Facebook sa disporre) era misurata sulla base degli utenti che nell’ultimo mese avevano dato segni di attività sul network. Considerare questi ultimi come “utenti unici”, però, sarebbe fuorviante: Facebook ha infatti annoverato nel medesimo calderone anche ogni attività compiuta su siti terzi e, pertanto, ogni “mi piace” o ogni condivisione avvenuta tramite l’apposito plugin offerto dal gruppo.
La cosa implica però una considerazione importante: non tutti gli utenti attivi sono dei visitatori. Non tutti coloro i quali rientrano nel computo dei 483 milioni di utenti sbandierati da Facebook, insomma, hanno in realtà visitato la pagina Web. Una parte di quest’ultimo insieme, insomma, arricchisce il network con le proprie condivisioni e contribuendo a definire in modo sempre più preciso il proprio profilo, ma al tempo stesso non può essere considerato come una vera ricchezza per il gruppo poiché soltanto la navigazione sul sito può ad oggi rendere monetizzabile l’utente.
Il delta tra utenti unici e utenti attivi non è probabilmente ampio, ma su questo dato non è possibile aver certezze: Facebook offre una valutazione complessiva da accettarsi così come è stata proposta. Ma da tenere in stretta considerazione nel momento in cui si ipotizzasse un investimento sulle azioni FB ed i numeri fossero l’unica risorsa disponibile per misurare le reali dimensioni del social network più grande al mondo.